Savona. “Non potevo venire qui? Non sapevo che piazza Pertini fosse di proprietà esclusiva della sinistra“. Così il leader della Lega Matteo Salvini ieri pomeriggio a Savona è ritornato sulle polemiche sollevate dal centro sinistra che aveva contestato al Carroccio di aver scelto piazza Pertini per il comizio.
Salvini era già entrato a gamba tesa nella discussione dedicando a Maria Gabriella Branca (candidata consigliere per la lista Sinistra per Savona a sostegno di Marco Russo) un post sulla sua pagina Facebook: “Per la signora di Sinistra Italiana il mio incontro di domani con i cittadini a Savona sarebbe ‘inaccettabile’. Ah, quanta pazienza… e si definiscono pure ‘democratici’”.
“Salvini in piazza Pertini offende la memoria antifascista”, aveva commentato Branca. Così è iniziato il botta e risposta con la Lega che aveva immediatamente risposto. Il senatore del Carroccio Francesco Bruzzone aveva duramente replicato: “L’ignoranza e la faziosità di alcuni esponenti della sinistra fa rabbrividire”. Il senatore Paolo Ripamonti aveva spiegato che la scelta di piazza Pertini è stata obbligata: “Piazza Sisto non era disponibile e in piazza del Popolo avremmo creato problemi alla viabilità”.
L’ex ministro degli Interni rincara la dose e ritorna poi sull’argomento a metà comizio: “Se la casa natale di Pertini è diventata un museo aperto al pubblico è perché il centro destra ha finanziato il restauro. I compagni sono bravi a chiacchierare ma quando c’è da fare qualcosa non li vedi mai”.
Ieri pomeriggio circa 25 Sardine si sono ritrovate in piazza Pertini e hanno realizzato un flash mob. In uno striscione era raffigurato l’ex presidente della Repubblica che rivolgendosi a Salvini diceva: “Se ci fossi io, non ci saresti tu”.
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