Savona. “Noi vogliamo una città aperta e accogliente, che dia opportunità a tutti e non vogliamo che ci siano zone dove le mamme non possono venire“.
Parola di Matteo Salvini sulla situazione della sicurezza a Savona. Il leader della Lega, dopo essere stato al salone nautico di Genova, è arrivato nella città della Torretta per sostenere il candidato sindaco del centro destra Angelo Schirru. Alle 18.30, l’incontro i titolari delle attività di piazza del Popolo, alla presentazione di un centinaio di persone circa.
“È lo Stato che deve fare il suo, – ha proseguito Salvini. – Qualche telecamera, qualche pattuglia e qualche controllo in più servirebbero per mandare via persone che sono qui a ‘sbevazzare’ e magari prendono anche il reddito di cittadinanza. Non sarà mai il colore della pelle il problema: a Savona c’è spazio per le persone per bene, se qualcuno è qua a far casino torna da dove è arrivato”.
Salvini ha anche incontrato la proprietaria dell’attività (la pizzeria “Il Nulla”) teatro della violenta rissa avvenuta nelle scorse settimane ed ha poi aggiunto: “L’assessore alla sicurezza ha lavorato male? Non posso giudicare il lavoro di amministratori che non conosco. La gestione dell’ordine pubblico dipende dal Ministero dell’Interno, da questore e prefetto. Un assessore alla sicurezza può solo lavorare sulla polizia locale. Ci sono le assunzioni bloccate e io da ministro ho lottato per sbloccarle: servono più uomini. Un sindaco sicuramente ha nel prefetto qualcuno che ha il dovere di ascoltarlo. L’utilizzo del taser per forze dell’ordine può essere fonte di dissuasione ed anche in un piazza come questa potrà essere utile”.
Quindi, parola al candidato Angelo Schirru: “Ringrazio il segretario della Lega Salvini, è significativo che la sua visita parta proprio da questa zona, piazza centralissima di Savona che ha dei problemi ed è sotto gli occhi di tutti. Dobbiamo riportare questa piazza a una situazione di migliore vivibilità. È importante perché Savona sviluppi un programma di turismo che si può realizzare solo con decoro, sicurezza e riqualificazione”.
“Il ministro dell’Interno le nostre cose le sa perfettamente, ed è importantissima la collaborazione con gli organi istituzionali. Sicuramente in questi anni la videosoreglianza non ha funzionato, non ha risposto adeguatamente ed è comunque secondaria alla presenza delle forze dell’ordine“, ha concluso.
Successivamente, tappa in piazza Pertini per incontrare la cittadinanza. La scelta della piazza dedicata a Pertini è già stata al centro delle polemiche poiché, secondo il coordinamento Antifascista di Savona si tratta di “una visita sgradita”, mentre Sinistra Italiana ha parlato di “una presenza che offende la memoria antifascista”.
Immediata era arrivata la replica del senatore Paolo Ripamonti che ha spiegato che “la prima opzione era piazza Sisto ma non è stata concessa perché già impegnata dall’Asl. Poi l’idea di piazza del Popolo è stata abbandonata per evitare problemi alla viabilità. Così – ha concluso Ripamonti – l’unica zona pedonale è rimasta la zona antistante all’ex nosocomio savonese”.
Nessuna contestazione in serata, ma, nel pomeriggio di oggi, le Sardine savonesi hanno organizzato un flash mob in piazza Pertini: presenti una ventina di manifestanti, nel rispetto delle normative anti Covid, che hanno affisso due striscioni: uno riportante la scritta “Savona non si Lega”, mentre sul secondo è stato raffigurato Pertini che, in dialetto ligure, dice “Se ci fossi io, non ci saresti tu”.