Posizione

Saccone (Toti per Savona): “Multe e licenziamenti tradiscono il patto sociale: il Governo s’ispiri alla Gran Bretagna”

"Si vada verso la tutela della salute pubblica con coerenza e non in modo punitivo come ora"

Simona Saccone

Savona. “Che la salute pubblica sia la precipua esigenza per la cosiddetta ripartenza è indubbio, tuttavia ci sono elementi che, se non vogliamo prenderci in giro, vanno analizzati”. A parlare è Simona Saccone Tinelli, responsabile Welfare Ugl Liguria e candidata consigliere nella lista civica “Toti per Savona” alle prossime elezioni del 3-4 ottobre.

“Sono consapevole – prosegue Saccone – che queste mie affermazioni saranno invise a molti esponenti politici, tuttavia non avendo tessere di partito, ancorché candidata in uno schieramento, mi sento libera di esprimere ciò che penso, consapevole e lieta di dover rendere conto alla mia morale ed alla parola data ai miei cittadini”.

“Il mio non è un ‘appello alle armi’ – spiega – bensì un’esortazione alla politica:  si vada verso la tutela della salute pubblica con coerenza e non in modo punitivo come ora. Si attuino politiche valide anche oltre l’ambito pandemico: la salute pubblica è sì, in primis ora, profilassi anti covid, ma non solo. Salute pubblica è prevenzione e prevenzione significa  maggiori controlli per la sicurezza sul lavoro, invece aumentano le malattie correlate ed i morti  per guadagnarsi un pezzo di pane. Salute pubblica è anche e soprattutto igiene ambientale e troppe città, compresa la nostra bella Savona, sono sporche, maleodoranti, con topi ed insetti vari che trovano in una gestione approssimata dei rifiuti, il loro banchetto nuziale. Sempre nell’alveo della gestione dei rifiuti c’è una legge che andrebbe osservata e che norma il trattamento dei rifiuti assimilabili a quelli ospedalieri (siringhe, tamponi, assorbenti, ecc), così come i rifiuti ospedalieri stessi, ovvero stoccaggio in contenitori appositi e smaltimento entro 48h nell’inceneritore: pensiamo forse che animali e vento sui quei rifiuti liberi siano ininfluenti per la salute pubblica?”.

“La salute pubblica si accompagna alla sicurezza la cui percezione psicologica e fisica è un elemento essenziale per una comunità sana – evidenzia -. Con grande rispetto per la categoria, non servono psicologi per comprendere quanto stia stressando la gente questo clima di controlli; questo tartassamento a tappeto, nonché le multe, oltremodo eccessive. C’è chi vorrebbe il green pass e non glielo danno, un limbo in cui gente già minata dalla pandemia, cerca di risollevarsi per lavorare, per essere stressata da una tempesta di informazioni ufficiali contraddittorie e spesso prive di logica sociale. C’è chi vorrebbe percorrere in sicurezza la distanza tra casa e lavoro, ma invece di doversi focalizzare sulle misure anti- covid , deve concentrarsi sul portare la pelle a casa: quando la coperta è corta e le forze dell’ordine sono obbligate a fare  controlli e  multe per la nostra tutela, il caos regna . Per la salute pubblica non sarebbe meglio fornire i Comuni di strumenti adeguati per il contrasto al degrado, alla microcriminalità? Il Sars – Cov 2 si cura, ulteriori terapie verranno studiate, ma i delinquenti sotto casa, la loro sporcizia, le malattie che un ambiente degradato porta con sé, quello resta.”

“Dunque, pensiamo a che società vogliamo: si direbbe sudditi in fila, ma questo cozza molto con la visione della persona al centro, trasversalmente sbandierata ad ogni latitudine nazionale ed europea. Nel dubbio resto coerente al vecchio adagio cogito ergo sum“, conclude Simona Saccone Tinelli

 

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