Savona. Sono tre i gruppi di aziende che hanno presentato l’offerta per comprare il 49% delle quote di Sea-s S.r.l., la newco formata da Ata S.p.A. per il 51% e da chi si aggiudicherà la vincita della gara per il restante 49%. Si occuperà di gestire dal 2022 nel comune di Savona la raccolta rifiuti e il servizio di igiene urbana.
Si sono presentati un consorzio e due Ati (Associazioni temporanee di impresa). Consorzio Cfa è composta da Formula Ambiente Spa (sede a Cesena) e Rastrello Cooperativa Sociale (sede a Genova). La prima Ati è tra Ideal Service Soc.Coop (si occupa già di svolgere lo stesso servizio in Val Bormida), Egea Ambiente Srl (sede a Alba) e Docks Lanterna Spa (sede a Genova), la seconda (già annunciata a metà settembre) tra Iren Ambiente Spa e Sat Servizi Spa (a cui è già stato affidato il servizio di raccolta rifiuti del bacino unico della provincia di Savona). Consorzio Cfa è stata ammessa con riserva a causa di alcune incompletezze. La prima Ati è stata ammessa, per la seconda deve ancora concludersi il controllo degli allegati.
Il Comune di Savona il 24 settembre ha indetto un bando per reclutare due commissari esterni alla stazione appaltante nella commissione tecnica giudicatrice. Le domande devono essere presentate entro le ore 23:59 del 4 ottobre 2021. Poi la commissione si riunirà prossimamente per valutare le proposte e sceglierà l’offerta migliore sia sul piano economico che dei servizi offerti.
COME SARA’ LA NUOVA RACCOLTA RIFIUTI
Il nuovo piano rifiuti è stato presentato il 21 dicembre, nella Prima Commissione Consigliare da Contarina S.p.A., l’azienda a cui il Comune di Savona ha affidato il piano industriale: una società di Treviso, a partecipazione pubblica, specializzata nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Con l’acquisto da parte di una società privata ad Ata rimane il restante 51% e guadagnerà dalla vendita alla società entrante oltre 2 milioni e mezzo di euro (2.536.000).
Una vera e propria rivoluzione della gestione dei rifiuti che comporterà, tra le principali novità, la raccolta porta a porta e l’applicazione della tariffa puntuale (attraverso il dispositivo transponder Rfid) che permetterà a ciascun cittadino di pagare in proporzione alla quantità di rifiuti che produce. La prima, invece, riguarda il servizio che prevede il ritiro, presso ciascun “civico”, dei rifiuti in determinati giorni e ore, ad eccezione del vetro, per cui continueranno a essere disponibili le “campane” in strada.
Per chi non riuscisse a sfruttare gli orari per il ritiro porta a porta sarà predisposto un “ecobus”, un servizio di raccolta rifiuti itinerante, con pause di trenta minuti nelle apposite fermate, dove i cittadini potranno portare i rifiuti al di fuori degli orari prestabiliti del ritiro a domicilio. Sono previsti investimenti sia per quanto riguarda il parco mezzi che per l’assunzione di nuovo personale attraverso il quale viene garantito un servizio di supporto all’utenza attraverso l’ecosportello (1,6 milioni), a cui i cittadini potranno rivolgersi per chiedere informazioni in merito alla Tari e al nuovo sistema di raccolta.
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