Albenga/Cairo Montenotte. Rinvio o sentenza che annulli o confermi l’aggiudicazione del bando all’Istituto Galeazzi. Sono queste le due opzioni al vaglio dei giudici del Consiglio di Stato che si sono presi del tempo per riflettere su come agire riguardo alla privatizzazione degli ospedali di Cairo e Albenga.
Ieri, durante l’udienza, la Regione ha confermato la volontà di voler revocare la gara e ha chiesto un rinvio. Secondo quanto spiegato dai legali, infatti, grazie all’arrivo di nuovi finanziamenti, si provvederà a stilare un nuovo piano sociosanitario regionale che, a quanto pare, non prevede la privatizzazione delle due strutture.
Dal canto suo, invece, l’Istituto Galeazzi, che aveva vinto la gara, ha contestato la perizia del Ctu, secondo cui l’offerta del gruppo lombardo risulterebbe “fuori mercato” creando una passivo di 12 milioni. E proprio su questo si era basato il giudizio sfavorevole del Tar, che sembrerebbe essere condiviso anche dal Consiglio di Stato.
E qui entra in gioco il terzo contendente della bagarre, ovvero il Policlinico di Monza, che, dopo aver vinto l’appello, ora spera in una sentenza da parte del Consiglio di Stato prima che la Regione annulli il bando. Con una sentenza favorevole prima dell’annullamento della gara, infatti, il Policlinico potrebbe provare a “puntare i piedi” con la Regione, al limite con un nuovo ricorso; va anche considerato che, nonostante l’intenzione annunciata di cancellare la privatizzazione, ad ora la Regione non ha mosso passi formali in tal senso.
Nel caso in cui la gara fosse revocata prima della sentenza, invece, il Cds archivierebbe la pratica e la vicenda sarebbe sostanzialmente chiusa.
Dopo aver ascoltato le parti, ora spetta ai giudici decidere se concedere il rinvio in attesa dell’annullamento del bando da parte delle Regione oppure emettere una sentenza definitiva. Un passo decisivo che influirà sul futuro degli ospedali di Albenga e Cairo che il sindaco Paolo Lambertini spera arrivi il prima possibile.
“Senza entrare nelle questioni tecniche, che spettano ai legali, la nostra speranza è che l’ospedale venga riaperto secondo le esigenze del territorio e non importa se sarà pubblico o privato o chi lo gestirà. L’importante è raggiungere l’obiettivo nel minor tempo possibile e direi che dal 2012 ad oggi di tempo ne è già passato parecchio”, commenta il primo cittadino cairese.