Pensiamoci

Disagi ancora per anni

Mancini e Briatore, due testimonial d’eccezione finiti nell’inferno delle autostrade liguri

Finalmente gratis anche il tratto Savona-Albisola: Aspi voleva risparmiare un po’ di soldini?

mancini autostrade

Liguria. Le autostrade rappresentano di gran lunga il primo problema della nostra regione, e poiché lo resteranno purtroppo ancora per molti anni, val la pena registrare tutto ciò che le riguarda.

Due testimonial d’eccezione, Roberto Mancini e Flavio Briatore, hanno contribuito a portare alla ribalta il problema, e questo rappresenta di per se’ un aspetto positivo.

Delle negative esperienze dei due sono piene le cronache. Ci sono comunque alcuni aspetti contraddittori, che vanno segnalati per amor di verità.

Aspi sostiene ad esempio che il c.t. della Nazionale non abbia visto i messaggi luminosi che avvertono delle chiusure, fatto che ci sembra sinceramente strano. Aggiunge che prima di partire occorre consultare il sito di Autostrade per l’Italia e su questo ci permettiamo di obiettare, anche perché può esserci chi non è perfettamente al corrente dell’inferno che si accinge ad affrontare avvicinandosi alla Liguria.

Chi scrive ha vissuto poi di persona la non piacevole esperienza di tratti chiusi anche prima dell’orario previsto. Un po’ di disagi in più non guastano, vero Aspi?

È stato poi scorretto, ci permettiamo di dire, che Aspi si sia difesa (nascosta?) dietro il lavoro di tanti operai, invitando Mancini a visitare i cantieri per rendersi appunto conto di persona della fatica degli operai medesimi, che non c’entrano nulla con le eventuali responsabilità dei capoccioni di Autostrade per l’Italia.

Ci sembra invece che Aspi sia ricorsa a un piccolo sotterfugio quando, nell’estendere la gratuità anche al tratto tra Savona e Albisola, ha sostenuto che in questo tratto i tempi di percorrenza erano aumentati negli ultimi giorni, quando tutti sanno che invece i lavori nella galleria Ranco provocavano da tempo code chilometriche. Più facile che Aspi volesse risparmiare un po’ di soldini ma, messa di fronte al montare della protesta, anche politica (chi scrive si era chiesto se i savonesi “puzzassero”) sia stata costretta ad assumere il provvedimento.

Insomma, anni di lavoro impongono di tenere alta la guardia, aspetto che riguarda anche Autofiori e la Savona-Torino, tratti gestiti dai privati del Gruppo Gavio.

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