Loano. È una vita all’insegna allo sport quella di Michele Totire, candidato nella lista “Nuova Grande Loano” in corsa alle prossime elezioni amministrative loanesi in programma il 3 e il 4 ottobre prossimi.
“La decisione di candidarmi è stata presa dopo 20 anni trascorsi nel mondo dello sport ad altissimo livello, nella pallavolo in particolare – spiega Totire -. Ho accettato l’invito di Jimmy Piccinini per impegnarmi a riportare Loano città dello sport nel vero senso della parola”.
Secondo Totire, il percorso sarà lungo ma le idee sono chiare: “Dobbiamo ripartire dagli spazi aperti, dai parchi, perché quella è la prima palestra che i nostri figli incontrano. È il primo luogo che ci dà la possibilità di fare movimento. E la cultura del movimento è fondamentale – prosegue l’allenatore loanese -. Poi dobbiamo fare degli interventi strutturali, in particolare sulle strutture sportive che abbiamo e che onestamente sono in uno stato di abbandono. La manutenzione è stata fatta male, quando invece andrebbe calendarizzata, controllata e affrontata in maniera decisa”.
Il futuro ora è nelle mani degli elettori: “Per fare tutto questo ci occorre un mandato elettorale – continua il candidato loanese -. Noi siamo pronti a ripagare la fiducia con un lavoro che sarà sicuramente quotidiano. Una volta preparata la struttura, possiamo far conoscere Loano in giro alle Federazioni sportive e raccogliere adesioni per organizzare eventi con le categorie giovanili e anche Seniores”.
“Dobbiamo sfruttare il nostro mare, la nostra montagna per il nostro outdoor – afferma ancora Totire -. Il lavoro da fare è tantissimo. Inoltre, non possiamo nemmeno abbandonare l’idea di partecipare a qualsiasi bando che ci possa fare ottenere dei finanziamenti per portare avanti il lavoro”.
“Questo è quello che vogliamo fare. Noi la strada che intendiamo percorrere la conosciamo bene, è tutto nella nostra testa. Adesso la palla passa ai loanesi, che speriamo ci diano questa possibilità. Una possibilità che noi dobbiamo trasformare in fatti e non solo in parole” conclude.