Finale Ligure. “In merito all’ordinanza del Comune di Finale sull’obbligo dell’utilizzo del Green Pass per l’accesso alle strutture comunali, esprimiamo il nostro dissenso e forte perplessità sulle modalità e tempistiche di applicazione di un’imposizione normativa che, per la complessità scientifico sanitaria delle argomentazioni, deve essere obbligatoriamente e moralmente delegata ad un livello deliberante superiore ad una mera delibera sindacale”.
A dirlo è la sezione Lega Salvini Premier di Finale ligure in seguito all’ordinanza n° 194/2021 del sindaco Ugo Frascherelli. “Alla data odierna – contiuano dalla Lega -, non essendo predisposto nessun obbligo vaccinale, l’accesso alle strutture comunali deve essere garantito liberalmente”.
“In questo momento storico di forti tensioni sociali ed economiche – sottolineano gli esponenti del Carroccio -, non è possibile imporre ai lavoratori comunali ed agli utenti occasionali delle strutture locali l’onere di sottoporsi al tampone ogni 48 ore. Tali oneri a carico dei soggetti coinvolti, incentivano comportamenti difensivi e non produttivi per il funzionamento della macchina comunale, con ripercussioni indirette sui servizi erogati dal Comune ai cittadini”.
“Siamo inoltre rammaricati per il mancato coinvolgimento delle minoranze in un tema così importante e di attualità. In via subordinata – concludono -, auspichiamo che il Sindaco garantisca agli utenti e ai lavoratori interessati la possibilità di sottoporsi a tamponi rapidi senza disagi e costi economici per i soggetti stessi , e per tanto gravanti sulle casse comunali ampliamente coperte dai contributi Covid ricevuti”.
“Ringraziamo chi oggi ha pensato con giusta ragione di esprimersi negativamente rispetto a tale decisione – commenta Grande Liguria -. Visto che altrove è stata sospesa dal garante invitiamo l’amministrazione comunale a fare un passo indietro di buon senso e ritirare l’ordinanza in oggetto senza esitazioni e ulteriori perdite di tempo”.