Roma. Oggi la giornata decisiva per il nuovo decreto del governo che imporrà l’obbligo del green pass su tutti i posti di lavoro. Una misura che il premier Draghi ha definito “una soluzione accomodante” e che ha l’obiettivo di aumentare il numero di vaccinati in Italia per raggiungere entro 3-4 settimane la “soglia di sicurezza” dell’80%. Secondo le stime del generale Figliuolo, entro la metà di ottobre circa 44 milioni di persone avranno completato il ciclo vaccinale.
L’obbligo del certificato verde nei posti di lavoro pubblici e privati, però, non comporterà il licenziamento. Un aspetto fortemente voluto dai sindacati e confermato dal premier Draghi. Dal 15 ottobre i lavoratori che non avranno il green pass andranno incontro ad una sanzione disciplinare ed una multa da 400 fino a 1.000 euro (che può aumentare nel caso di certificati contraffatti). Inoltre dopo 5 giorni di assenza ingiustificata, così come accade per il personale scolastico, ci sarà la sospensione senza retribuzione.
Come ormai tutti sappiamo, per ottenere il green pass è necessario essere vaccinati o guariti dal Covid-19 oppure essere negativi al tampone (effettuato entro 48 ore). E proprio sui tamponi non è ancora stata trovata l’intesa tra sindacati e governo. La richiesta è quella di garantire la gratuità dei test ai lavoratori, ma la linea di Draghi va in un’altra direzione, in quanto si teme che questa misura possa disincentivare a vaccinarsi coloro che non l’hanno ancora fatto. A tal proposito c’è anche chi, come il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, ha proposto di rilasciare il green pass solo con il vaccino e non con il tampone.
I controlli saranno effettuati nelle aziende con le stesse modalità in cui avvengono nelle scuole. All’ingresso i dipendenti dovranno esibire il certificato verde al capo ufficio o capo reparto (negli istituti scolastici, se ne occupano i dirigenti) che dovrà anche verificare che ci sia corrispondenza tra l’identità del lavoratore e il nominativo presente sul green pass. Sarà possibile richiedere l’intervento delle forze dell’ordine e, in caso di certificati falsi, il lavoratore rischia la denuncia.
Tutte misure che saranno ufficializzate oggi con il nuovo decreto. In queste ore è in corso la cabina di regia a Palazzo Chigi, successivamente il ministro Maria Stella Gelmini incontrerà le Regioni e nel pomeriggio si terrà il Consiglio dei Ministri per darà il via libera al decreto.