Savona. Il magnifico violoncello di Christophe Coin nel concerto di sabato alle 21, nella Chiesa di S. Andrea a Savona, sarà un vero e proprio tuffo nel passato. Coin, uno dei più grandi violoncellisti e violisti da gamba del panorama internazionale, proporrà sonorità del mondo barocco, in un viaggio nelle origini italiane del violoncello: una guida d’eccezione, pioniere dell’esecuzione storicamente informata, considerato riferimento indiscusso a livello internazionale della performance con tecnica d’esecuzione su strumenti d’epoca.
Il musicista francese vanta una prestigiosa attività concertistica in tutto il mondo, guidata da un’insaziabile curiosità, all’inizio alimentata dagli incontri decisivi con due figure fondamentali come Nikolaus Harnoncourt e Jordi Savall. Coin è fondatore del Quatuor Mosaïques, direttore dell’Emsemble Baroques di Limoges, insegnante alla Schola Cantorum e al Conservatorio di Parigi, dove nel 1984 è stata creata appositamente per lui una cattedra di violoncello barocco e viola da gamba.
Ha registrato una cinquantina di dischi. Ha suonato da solista con l’Orchestre des Champs-Élysées, The Academy of Ancient Music, il Concentus Musicus Wien, Il Giardino Armonico, l’Orquesta Barroca de Sevilla e con molte altre formazioni. Le sue ultime apparizioni discografiche lo hanno visto impegnato nel Terzo Volume dei Concerti di Vivaldi per violoncello per la Vivaldi Edition. Appassionato di cinema, nel 1984, ha realizzato uno spettacolo sulle “Suites” di Johann Sebastian Bach in duo con Rudolf Noureev.
Per questa occasione sarà accompagnato dall’Ensemble Sezione Aurea, formato da Luca Giardini e Helena Zemanova ai violini, Anna Fontana al cembalo e organo, Riccardo Coelati Rama al violone e Giangiacomo Pinardi alla tiorba e chitarra.
La rassegna concertistica promossa dall’Associazione Musicale Ensemble Nuove Musiche, grazie anche all’ambiziosa direzione artistica del Maestro Francesco Ottonello, è giunta al suo ottavo appuntamento, registrando un grande successo di pubblico. Evento gratuito, richiesto green pass. Paola Gavarone