Affondo

Farmacia comunale Borghetto, nuovo ricorso. Il consigliere Maritano all’attacco: “Pessima gestione della vendita”

"E il Comune non può ancora spendere i soldi della vendita!". La replica del sindaco Canepa: "Fiducioso nella sentenza del Consiglio di Stato"

Farmacia comunale borghetto

Nuovo capitolo nella travagliata vicenda della Farmacia comunale di Borghetto Santo Spirito: dopo un primo pronunciamento del Tar in merito alla contestata vendita e al bando comunale, ecco all’orizzonte il nuovo ricorso al Consiglio di Stato, che allungherà le tempistiche della lunga querelle giudiziale.

“L’intera vicenda della Farmacia comunale di Borghetto Santo Spirito rappresenta un vero pasticcio gestionale che sta costando ai cittadini e alla comunità locale” afferma il consigliere comunale di minoranza Giancarlo Maritano, che aveva già messo in guardia l’attuale amministrazione su alcune discordanze presenti nell’avviso pubblico che era pubblicato per assegnare la Farmacia.

“Dopo il pronunciamento del Tar ligure ora si apre le porte al ricorso promosso al Consiglio di Stato dalla ormai ex direttrice, con riferimento all’iter giudiziario ancora in corso sul bando per l’alienazione della Farmacia medesima. Con una delibera il Comune ha stanziato altri 10mila euro per la nomina dell’Avv. Barilati come legale dell’amministrazione comunale” aggiunge.

“Per capire la situazione è necessario ripercorrere quanto successo in questi anni… E’ importante fare chiarezza ai cittadini su un bene pubblico, patrimonio di tutti. Appena eletta l’amministrazione Canepa aveva deciso di alienare la Farmacia comunale, considerandola condizione necessaria al piano di rientro finanziario dal pre-dissesto, ma che in realtà necessaria non era!!! In Consiglio comunale avevo dichiarato il mio dissenso sulla proposta di alienazione, in quanto la strada da percorrere era una gestione diversa e migliore; tuttavia avevo anche segnalato una difformità aziendale per una società partecipata: la rappresentanza legale – da Statuto – era a capo della direzione anziché al presidente della SAEL (l’azienda che gestiva la Farmacia per conto del Comune). Tale anomalia poteva far sorgere problemi nel contesto dell’alienazione, come in realtà si sta verificando…”.

“Sulla gestione: prima della Giunta Gandolfo erano pagati erroneamente (non esisteva alcuna delibera comunale in merito) sia gettoni di presenza ai consiglieri della SAEL (con frequenti e ingiustificate convocazioni del Consiglio di Amministrazione) quanto uno stipendio mensile al presidente (1.000 euro mensili), in parte recuperati tramite transazioni e in parte No (esistono tuttora cause legali in corso). La SAEL ha sempre pagato al privato un affitto esagerato (prima dell’era del commissario Santonastaso superiore ai 4.000 euro mensili, poi ridotta a circa 4.000 euro). In venti anni sono stati pagati circa un mln di euro: bastava contrarre un mutuo per pagare una cifra inferiore ed essere proprietari dello stabile, ma nessuno lo ha fatto!!!” sottolinea ancora l’esponente di opposizione.

“La prima mossa dell’amministrazione Canepa, ovvero una perizia per la valutazione dell’azienda pubblica, ha generato un esposto e una indagine della magistratura in quanto erano presenti difformità e incongruenze relative ad una analisi che richiamava la Farmacia comunale di Albenga (a suo tempo periziata dallo stesso professionista). Poi la seconda perizia con una quotazione di 1,5 mln di euro, cifra ritenuta esagerata in quanto la valutazione di una farmacia in vendita è legata al giro di affari annuo: per quella di Borghetto è sempre stato sotto al milione di euro”.

E ancora: “E’ stato poi nominato un nuovo Revisore dei Conti al fine di approvare il bilancio, considerato che il precedente si era rifiutato di farlo per via di un ammanco economico la cui natura non è stata mai individuata”.

“Ecco nell’autunno 2018 il bando di assegnazione (la modifica della titolarità della rappresentanza legale è stata purtroppo fatta successivamente al bando: da qui dipende l’attivazione dei vari procedimenti giudiziali…). Due i partecipanti, uno escluso per documentazione incompleta (mancava la busta con l’offerta economica!). L’altro soggetto in gara ha vinto presentando una offerta di quasi 2 milioni di euro! Non si è mai capito perché un imprenditore voglia comprare una azienda al doppio della sua valutazione di mercato”.

“Nelle casse comunali – espletato il bando – sono entrati effettivamente due milioni di euro che il Comune, però, non ha mai potuto utilizzare a seguiti dei ricorsi giudiziali attivati e difficilmente potranno essere utilizzati dall’amministrazione Canepa, considerando che la sentenza del Consiglio di Stato dovrebbe andare oltre il mandato elettorale in scadenza tra circa otto mesi”.

“Tra l’altro, come minoranza, non abbiamo davvero capito il motivo dell’atteggiamento del sindaco Canepa che in Consiglio comunale si è scagliato con veemenza contro presunti poteri politici che avrebbero favorito il nuovo ricorso al Consiglio di Stato presentato dalla controparte. Sembrava una scena dell’assurdo, nessuno ha capito a chi fossero rivolte queste accuse!!!”.

“E’ opportuno considerare in primis la scelta sbagliata di puntare tutto sulla vendita della Farmacia per sistemare le casse comunali, in secondo luogo gli errori commessi nella stesura del bando medesimo, rendendo vana e soggetta a ricorsi l’assegnazione”.

“Ora resta il problema di fondo che riguarda la Farmacia comunale e il suo futuro, con la prossima amministrazione comunale che avrà la gatta da pelare… In riferimento alla decisione del Consiglio di Stato” conclude il consigliere Maritano.

E a stretto giro non si è fatta attendere la replica del sindaco Canepa: “Totale distorsione della verità… Mi viene da pensare che sia affetto da una sorta di sindrome incurabile che lo porta a giudicare il lavoro degli altri con superbia e incompetenza peraltro senza realmente conoscere gli argomenti di cui parla”.

“La sentenza del TAR è stata chiara e lascia poco spazio alla fantasia e quindi aspettiamo fiduciosi il pronunciamento definitivo e tombale del Consiglio di Stato”.

“Dispiace che ancora una volta Maritano, dovendo scegliere se schierarsi dalla parte dei cittadini di Borghetto che dal 2019 aspettano che i proventi della vendita vengano legittimamente investiti in opere, manutenzioni e servizi o dare contro in modo becero a chi amministra con sacrificio e passione il paese, scelga sempre la seconda opzione” conclude Canepa.

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