Sulla stessa linea

Estensione Green pass, a Savona ristoratori e baristi favorevoli. Pasa (Cgil): “Introdurre obbligo vaccinale”

E anche gli altri comparti sembrano d'accordo al certificato verde sul lavoro: "Solo una piccola parte è no vax"

green pass vaccino covid

Savona.Ristoratori e baristi sono favorevoli, non vogliono chiudere e fare la fine dello scorso anno”. Così Pasquale Tripodoro, presidente di Fipe Confcommercio Savona, spiega la posizione di un comparto che, dopo le lunghe battaglie per le riaperture, accetta di buon grado l’estensione del green pass anche ai lavoratori e non più solo ai clienti.

La decisione del governo in tal senso dovrebbe arrivare a giorni e il nuovo decreto essere valido dall’inizio di ottobre. Non riguarderà solo gestori e dipendenti di ristoranti e bar, ma anche piscine, musei, cinema, trasporti a lunga percorrenza, tutti quei luoghi al chiuso dove il certificato verde è già obbligatorio a chi vi accede per usufruire dei vari servizi.

E in questo caso, al contrario di quanto avvenuto per personale sanitario e scolastico, non dovrebbe trovare l’opposizione da parte dei lavoratori che vogliono evitare di dover abbassare di nuovo le serrande. “È giusto che chi è dietro al bancone o in cucina sia immunizzato – sottolinea Tripodoro – La scelta di renderlo obbligatorio solo per i clienti per me era un controsenso. E anche per essere coerenti molti ristoratori e baristi si sono già vaccinati, siamo noi a dover dare l’esempio ai nostri clienti”.

Ma non solo, ciò che ha spinto molti a sottoporsi all’iniezione è anche “la paura di essere contagiati – spiega Tripodoro – Siamo tra i più esposti al virus, essendo a contattato con molta gente, sia i clienti abituali che quelli di passaggio. Inoltre in caso di contagio, un dipendente è costretto a fare una quarantena di 10 giorni e si va incontro al rischio di chiusura, cose che sicuramente si preferisce evitare”.

L’estensione del green pass, come detto, non riguarderà solo il comparto ristorazione, ma anche dagli altri settori, nel savonese, sembra che l’obbligo non sia visto con avversione, favorevole anche il governatore Giovanni Toti. “Non abbiamo riscontrato lamentele rispetto al green pass e al vaccino – racconta Andrea Pasa, segretario provinciale della Cgil – la maggior parte dei lavoratori della sanità, della scuola, dei trasporti, ma anche dell’industria, si è già vaccinata. È piccola la percentuale di chi ancora non si è ancora immunizzato”.

Tra questi, “solo una minima parte è rappresentata da no vax, mentre il resto da persone che hanno paura e dubbi rispetto alle proprie condizioni di salute – afferma – e in questo caso il nostro ruolo da sindacato deve essere quello di fornire tutte le informazioni necessarie e spiegare quello che dicono la scienza e la medicina. Sono contento dell’adesione dei giovani alla vaccinazione, si sono dimostrati molto responsabili, al contrario della fascia 50-60 anni che anche nella nostra provincia è la meno immunizzata”.

“È dall’inizio della campagna vaccinale che cerchiamo di sensibilizzare i lavoratori a vaccinarsi e chi dice o scrive il contrario, sbaglia di grosso – evidenzia Pasa – La Cgil è a favore del vaccino, in quanto unico strumento per tornare ad una vita normale sia a livello sociale che economico. E la nostra non è una posizione ideologica, bensì oggettiva: oltre il 95% dei morti di Covid in Italia non ha ricevuto nemmeno una dose di vaccino, così come il 100% degli ospedalizzati in Liguria. I numeri parlano chiaro”.

Una posizione che anche ieri sera nell’incontro prima con il premier Draghi e poi con Confindustria e Confapi, i sindacati hanno rimarcato con forza dicendosi a favore del green pass e dell’obbligo vaccinale, “solo il governo può introdurlo con una legge e deve avere il coraggio di fare questa scelta politica” commenta Pasa, aspetto su cui sono d’accordo anche le associazioni delle imprese.

Intesa anche per quanto riguarda i tamponi gratuiti sul lavoro, “non si può chiedere ai dipendenti e nemmeno alle aziende di pagarli di tasca propria – evidenzia il segretario provinciale – inoltre sarebbero un ottimo strumento per aumentare la rete di controlli e sicurezza”.

Unica nota stonata dell’incontro la questione mense aziendali: “Siamo favorevoli al green pass, ma non al suo uso discriminatorio – spiega Pasa – non si può paragonare un ristorante ad una mensa aziendale”.

Intanto dopo la riunione di ieri tra il presidente del Consiglio, Cgil, Cisl e Uil, sembrerebbe che la cabina di regia – inizialmente fissata per giovedì – potrebbe slittare. Il tutto per avere più tempo per negoziare sull’obbligo del green pass, che potrebbe essere esteso a tutti o quasi i lavoratori, e soprattutto trovare un’intesa con Matteo Salvini e la Lega, contrari all’imposizione del vaccino.

leggi anche
Primo giorno per il Green Pass obbligatorio
Obbligo
Covid, Toti favorevole all’estensione del Green Pass: “Tutti i lavoratori dovrebbero essere vaccinati”
green pass baristi
Verso il via libera
Green pass obbligatorio anche per ristoratori, baristi e pubblica amministrazione: ore decisive
scuola ragazzi mascherine
Preoccupazione
Scuola, allarme dei sindacati: “Non solo Green Pass, classi pollaio e carenza di personale”
Primo giorno per il Green Pass obbligatorio
Il manifesto
Università, il “no al Green pass” arriva anche dalla Liguria: tra i firmatari 9 docenti genovesi
Francesco Pugliese ad conad
Proposta
L’ad di Conad: “Aspettativa non retribuita per chi non ha il green pass”. I no vax insorgono sui social

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.