Equità

Esenzione canoni demaniali, Sì dal Consiglio regionale

Si tratta di quelli minimi di competenza statale: approvato ordine del giorno

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Liguria. Approvato dal Consiglio regionale l’ordine del giorno “esenzione dal pagamento dei canoni demaniali minimi di competenza statale”.

“Con questo atto abbiamo ottenuto l’impegno formale della Regione nel chiedere al Governo di concedere l’esenzione dei canoni minimi, per le imprese che necessitino di spazio per il rispetto della normativa anti Covid 19” afferma il proponente Alessandro Bozzano.

“Spiace che la minoranza si sia astenuta dal voto, forse non comprendendo l’importanza della richiesta”.

Presentato lo scorso maggio e discusso oggi in aula, l’Odg mira a ristabilire equità tra i nostri operatori: “In questa stagione balneare abbiamo infatti assistito a una grave disparità tra per le imprese di pubblico esercizio e gli ambulanti che sfruttino il suolo pubblico per la propria attività. Ottenuti gli ampliamenti richiesti per il rispetto del distanziamento necessario per le direttive anti Covid, coloro che abbiano usufruito di suolo pubblico comunale permanente hanno potuto contare sulla gratuità, mentre è restato in vigore il canone minimo di competenza statale per l’occupazione di sedime demaniale (passeggiate e spiagge), inizialmente pari a ben 2.500 euro e poi ridotto a 500 euro” spiega il consigliere regionale.

“La Liguria, per quanto di propria competenza, è intervenuta prontamente a favore degli operatori, concedendo ampliamenti fino al 20% sulle concessioni e introducendo l’esenzione sull’imposta regionale, pari a un ulteriore aumento del 25% del canone stesso. E’ però rimasto in vigore il canone minimo di competenza statale, pari a 500 euro”.

“Tutti speriamo che la prossima stagione sia libera da vincoli e restrizioni, ma se così non fosse dobbiamo garantire equità di trattamento! La nostra Regione, con l’approvazione di questo Odg, si impegnerà per sensibilizzare il Governo in questo senso” conclude Bozzano.

“Eliminare gli spropositati canoni minimi demaniali introdotti nel cosiddetto ‘Decreto Agosto 2020′ – aggiungono ancora i consiglieri regionali della Lega Stefano Mai (capogruppo) e Brunello Brunetto (presidente II commissione salute e Sicurezza sociale) -. Il decreto ha infatti imposto, in modo indifferenziato e a prescindere dalla finalità dell’occupazione demaniale, che l’importo annuo non possa essere inferiore a 2500 euro, di fatto aumentando il canone minimo demaniale, che era di 362 euro, con un rincaro di quasi il 700 per cento”.

“Un brutto colpo a centinaia di attività liguri come aziende ittiche, imprese turistiche, associazioni sportive e altre, ma anche Comuni ed Enti locali, che utilizzano gli spazi demaniali, in un momento in cui è invece opportuno diminuire tasse e gabelle per favorire la ripresa e la crescita economica del nostro territorio duramente colpito dalla crisi dovuta all’emergenza coronavirus” concludono gli esponenti leghisti.

Nel documento si ricorda che il decreto prevede che dal 1° gennaio 2021 il canone annuo per le aree e pertinenze demaniali marittime non può essere inferiore a 2.500 euro e che questo rincaro aggrava la situazione di grande sofferenza di centinaia di aziende ittiche, imprese turistiche, associazioni sportive e che l’aumento viene applicato in modo indifferenziato e a prescindere dalla finalità dell’occupazione demaniale, colpendo anche le società concessionarie senza scopo di lucro come le associazioni sportive dilettantistiche.

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