Splendido

Dalla poesia di una bimba che non c’è più una canzone per aiutarne tanti altri: ecco “Divano Giallo”

Lei ora non è più qui ma ha lasciato le sue parole che ora sono diventare musica e non moriranno mai

Lucrezia Paone Woda Woda

Liguria. Una bellissima bambina ha scritto una poesia piena di luce. Lei ora non è più qui ma ha lasciato le sue parole che ora sono diventare musica e non moriranno mai.

Da questo messaggio di Lucrezia Paone, nasce una canzone che aiuterà tanti altri piccoli. Un progetto fortemente voluto in cui hanno creduto i Woda Woda, gruppo rock tutto
ligure fondato nel 2015 a Serravalle Scrivia.

Divano Giallo. È questo il titolo del brano che uscirà a giorni. Note, Musica, sentimento, altruismo. Nato in memoria di Lucrezia per dare voce alla sua poesia. Il ricavato della vendita sarà a sostegno dell’Istituto Giannina Gaslini e indirizzato all’accoglienza e all’umanizzazione delle cure. Questo brano ha lo scopo di dare un’importante valore umano ed un messaggio a tutti i piccoli che hanno bisogno di cure e sono ricoverati. “Divano Giallo è una speranza” dicono gli autori “ come scriveva Lucrezia”.

Gli Woda Woda, gruppo formato da Massimo Montecucco, voce, Andrea Mazza, batteria e cori, Enrico Masini, chitarra, basso e cori, Alessandro D’Angelo, basso, e Alessio Lanza, chitarra e cori, con questa canzone, vogliono divulgare parole di forza e dare una mano al Gaslini. Così il 30 settembre uscirà Divano Giallo su tutti gli store e sul canale ufficiale WodaWodaVevo.

“Inutile sottolineare l’importanza di questo progetto” spiegano i componenti del gruppo “in quanto l’intero ricavato delle royalty delle visualizzazioni e della vendita del brano andranno al Gaslini” poi sottolineano “condividete …. ascoltate… scaricate il brano e tanti bimbi con le loro famiglie ne beneficeranno”.

“Divano giallo” aggiunge Alessio Lanza “per noi Woda, onore a parte per aver interpretato il pensiero di Lucrezia, è diventato un canto di vita una luce che mai morirà. È un messaggio per non arrendersi mai anche davanti alle peggiori avversità”.

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