Previsione

Covid, Bassetti avverte: “Tra ottobre e Natale arriverà una nuova ondata”

L'infettivologo: "Io sono ottimista, dobbiamo stimolare la gente a vaccinarsi. Il 95% delle persone fragili e anziane sono state messe abbastanza al sicuro"

Matteo Bassetti medico

Liguria. L’estate sta terminando e anche per quanto riguarda i contagi si inizia a guardare all’autunno, quando è attesa una quinta ondata. Secondo Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, il tutto avverrà tra ottobre e Natale. “Bisognerà capire quanto sarà alta questa onda e quanto rapidamente crescerà – ha detto ai microfoni di iNews24.it -. Io sono ottimista, dobbiamo stimolare la gente a vaccinarsi. Il 95% delle persone fragili e anziane sono state messe abbastanza al sicuro”.

“Adesso mi preoccupano i 40enni, 50enni e 60enni. 7-8 milioni tra questi non sono vaccinati – osserva ancora Bassetti -. Però ci occuperemo di tutti e al momento mi rinfranca avere 8 italiani su 10 coperti almeno dagli eventi più gravi”.

”Il picco dei contagi è stato toccato circa due settimane fa. Ieri non c’è stato un aumento significativo delle terapie intensive e stiamo attraversando una fase di stabilizzazione. Nel mio reparto da lunedì potremmo anche tornare Covid-free, dopo un periodo abbastanza pesante. L’onda estiva si sta esaurendo e il numero dei decessi è contenuto. Certo, il massimo sarebbe tendere allo zero. Se i numeri restassero questi, e non sarà così, arriveremmo intorno ai 7-12mila morti all’anno. Sono troppi, ma non sono più i mille al giorno di qualche mese fa”, prosegue Bassetti.

“Tutto questo – aggiunge – è segno che i vaccini ci hanno permesso di ottenere l’auspicata rete di protezione. Adesso è il momento di capire cosa accadrà tra venti giorni”.

Quanto alla variante Mu (o Mi), “al momento sappiamo che potrebbe resistere ai vaccini. Ma abbiamo detto la stessa cosa anche quando è arrivata la variante Delta, quindi non mi allarmerei. Vedremo sul campo cosa accadrà. Fino ad oggi i vaccini hanno funzionato su tutte le varianti. La prevalenza della Mi nel mondo, ad oggi è allo 0,1%, dobbiamo monitorarla e fare attenzione. Ma c’è un dato: questa variante si è sviluppata in Colombia e in Ecuador, dove sono stati fatti pochi vaccini”.

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