Liguria. A meno di tre giorni dall’inizio delle scuole, in Liguria e nel savonese, gli istituti sono pronti a una ripartenza in presenza con l’auspicio che il ricorso alla Dad sia relegato a sparute situazioni di emergenza sanitaria. Il 15 settembre 168 mila studenti e studentesse liguri, di cui circa la metà a Genova, torneranno sui banchi. Resta però ancora da sciogliere, in diversi plessi, il nodo del personale senza green pass.
Anche se la percentuale degli insegnanti e del personale Ata che ha almeno una dose di vaccino in Liguria è oltre il 90% (il 93% per la precisione, in linea con il dato nazionale) e l’80% ha completato il ciclo vaccinale, quello che lascia interdetti è il fatto che l’entrata in vigore del decreto che obbliga il personale scolastico ad avere il green pass per entrare a scuola non ha portato a un decisivo aumento di quella percentuale.
Infatti, il monitoraggio settimanale del ministero della Salute indica in una settimana un incremento dei vaccinati tra i lavoratori della scuola di sole 39 unità: oggi sono in 2.660 a non aver ricevuto neppure una dose.
Una platea difficilmente leggibile, almeno fino a che non sarà in funzione il database in rete del ministero della Sanità per le segreterie degli istituti scolastici. E che soprattutto include anche coloro che sono esentati dal vaccino per motivi medici: una cifra, quest’ultima, che la nostra redazione ha chiesto da circa una settimana ad Alisa e Asl ma che ancora non è stata fornita. L’esenzione, ricordiamo, non può sussistere in un’autocertificazione o in una dichiarazione del medico curante ma dovrà essere compilata da medici ad hoc della Asl o dai medici vaccinatori.
Per coloro, invece, che non hanno alcuna intenzione di vaccinarsi – molti non si definiscono “no vax” ma non accettano di sottoporsi a questo tipo di vaccino – si prospetta una sola possibilità, anzi due, se si include quella di perdere il proprio lavoro: effettuare un tampone ogni 48 ore (a un prezzo minimo di 15 euro a tampone) nella speranza che, ovviamente, sia negativo. L’ufficio scolastico regionale ha già iniziato a inviare alcune diffide, avvertimenti.
Ci sono istituti dove si era pensato di poter ovviare al problema, andando incontro ai docenti e “bidelli” senza green pass di effettuare un solo tampone alla settimana, magari al lunedì, ma i 5 giorni di assenza non giustificata (a cui corrisponde il mancato ingresso per mancanza di green pass) non devono essere necessariamente consecutivi ma sparsi nel corso dell’anno.
Dopo quei cinque giorni, come noto, scatta la sospensione dal servizio e la sospensione dello stesso stipendio – in caso di dipendenti a tempo indeterminato – mentre per i precari c’è l’annullamento del contratto. Una conseguenza anche peggiore.
Regole anti-contagio: cosa cambia e cosa resta invariato rispetto all’anno scorso. L’anno scolastico 2021/2021 si era chiuso con le classi al 100% in presenza nelle scuole elementari e medie e al 70% alle superiori. Quest’anno tutti saranno in presenza. Per questo ci saranno almeno due fasce differenti di ingresso e uscita a scuola: la prima tra le 7,45 e le 8, la seconda tra le 8,45 e le 9. Per la seconda fascia di ingresso l’orario è anticipato rispetto allo scorso anno scolastico: a entrare alle 9 sarà il 60 per cento degli studenti delle superiori.
Niente compagni di banco. Anche quest’anno vige l’obbligo di distanziamento, per quanto possibile. I banchi saranno posizionati a un metro di distanza l’uno dall’altro e a un metro e mezzo dalla lavagna. Le aule andranno arieggiate almeno ogni ora tenendo le finestre aperte fino a 10 minuti, così come nel corso dell’intervallo, mentre saranno sempre aperte nei bagni. Resta obbligatoria almeno per ora la mascherina in classe per tutti, anche nel caso siano tutti vaccinati. Niente mascherina a nido e scuola d’infanzia.
Educazione fisica, ok con distinguo. Sì anche ai giochi di squadra ma solo all’aperto e solo nelle regioni “bianche” altrimenti attività individuale. Le pause pranzo in mensa avranno ingressi scaglionati. La ricreazione e la merenda restano, come lo scorso anno, in classe.
Genitori. Il green pass sarà obbligatorio, oltre che per dirigenti, insegnanti, personale Ata e amministrativi anche agli “ospiti” della scuola, ad esempio i genitori che vadano a ritirare i figli. Così dopo l’ultimo decreto del Consiglio dei ministri. A verificare saranno i dirigenti o gli incaricati prescelti dal singolo istituto.