Liguria. “Dalla Regione e dall’assessore Ilaria Cavo non è ancora arrivata una risposta concreta per risolvere il problema delle classi pollaio in Liguria. Manca poco più di una settimana all’inizio dell’anno scolastico e secondo i dati del ministero, come riporta Cgil, sarebbero 622 le classi ultra affollate”. A dirlo è Selena Candia, consigliera regionale della Lista Sansa.
“Il 22 giugno scorso – ricorda Candia -, in Consiglio regionale era passato all’unanimità un ordine del giorno, presentato dai consiglieri Candia, Sansa e Centi, che impegnava la Giunta di Toti a cercare spazi per gli studenti in tutta la Liguria, insieme ad Anci (Associazione nazionale comuni italiani), il Miur (Ministero dell’istruzione) e l’Usr (Ufficio scolastico regionale) e a chiedere al governo la riconferma dei “docenti covid” – ovvero quel personale in più per evitare gli accorpamenti delle classi introdotto nel 2020”.
“Un mese dopo – prosegue -, a luglio, avevamo chiesto alla Regione di stanziare almeno 500mila euro: perché solo così si potevano allestire nuovi spazi pubblici o privati per provare (davvero) a risolvere il problema. Ci è stato detto di no”.
E propone una soluzione: “Basta alle classi sovraffollate: gli studenti e gli insegnanti hanno bisogno di più spazi. Non è impossibile trovarli. Musei, cinema, piazze, teatri, parchi: le possibilità sono tante, basta saperle cogliere come è già stato fatto altrove. Per esempio a Reggio Emilia, con il progetto ‘scuola diffusa'”.
“È evidente che non c’è alcuna intenzione di migliorare la situazione degli studenti liguri. Spazi inadeguati non aiutano ad apprendere e nemmeno a insegnare. Eppure basta poco per cambiare la situazione: ascoltare chi a scuola va ogni giorno è la base per farsi venire nuove idee”, conclude la consigliera.