Cairo Montenotte. Questa mattina la brutta sorpresa non è arrivata solo per gli alunni e genitori dell’istituto comprensivo IV Calandrone di Savona, ma anche per una classe quinta delle scuole elementari di Cairo, i cui studenti non hanno potuto accedere alla propria aula per mancanza di personale. Una maestra, infatti, ha aderito allo sciopero indetto dall’Anief e dal sindacato Cub contro l’obbligo del green pass e non si è presentata a lavoro.
Le famiglie, come previsto dalla legge, erano state precedentemente avvisate con una circolare del possibile disagio e, una volta giunte nel cortile della scuola, hanno appreso la notizia.
“Personalmente sono fortunata, abito vicino alla scuola e non ho avuto problemi a riportare mia figlia a casa – racconta una mamma – ma la sensazione generale era di rabbia, non solo per chi non si era organizzato diversamente, ma anche per i bambini. Erano felici di poter tornare a scuola e sono rimasti molto delusi”.
Alcuni, infatti, sono subito ritornati a casa con i genitori, altri invece hanno dovuto attendere il loro arrivo in seguito alla chiamata della scuola che li informava dell’assenza della maestra. In totale circa una ventina di bambini, mentre le altre 14 classi hanno regolarmente fatto lezione.
Come detto non si tratta dell’unico caso della giornata, stesso copione anche per l’istituto di piazzale Moroni a Savona, dove però lo sciopero ha causato la chiusura non di una sola classe, come accaduto a Cairo, bensì dell’intera scuola.
Questa mattina il personale scolastico in sciopero si è riunito davanti al palazzo della Provincia, circa 70 i presenti tra docenti, personale Ata e qualche operatore sanitario, per protestare contro l’obbligo della certificazione verde, considerato “discriminatorio, punitivo e incostituzionale”.
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