Rinvio

Savona, slitta la vendita di Ata. I sindacati: “Così tempi più lunghi, stabilizzare subito i 35 lavoratori”

La scadenza per la presentazione delle offerte è il 27 settembre. Venerdì l'incontro tra azienda e sindacati

Bidoni Savona

Savona. “Questa proroga non è una notizia positiva perché si allungano i tempi: 35 lavoratori di Ata che sono in attesa di risposte sul loro futuro, dal primo settembre, rischiano di trovarsi disoccupati. Per noi questi lavoratori devono essere stabilizzati ora perché le due condizioni che sarebbero state necessarie si sono realizzate: la pubblicazione del bando e la fine delle procedure concorsuali”.

E’ questa la reazione della Cgil e di Fit Cisl alla proroga al 27 settembre della scadenza per la presentazione delle offerte per l’acquisizione del 49% delle quote della new co Sea-s Srl, l’azienda che gestirà la nuova raccolta rifiuti a Savona dal 2022 e per i successivi 15 anni.

Il 31 agosto scade la proroga dei contratti a tempo determinato e venerdì è in calendario un incontro tra l’azienda e i sindacati per sciogliere il nodo in tema occupazione: “Questi lavoratori devono essere stabilizzati”, ribadisce Ennio Peluffo della Cgil.

Saremo ovviamente presenti, ma crediamo servirà a poco – afferma Danilo Causa, segretario provinciale Fit Cisl Sv/Im -: il timore è che si tratti del solito tentativo di allungare i tempi per chiedere ai sindacati di infrangere la norma di Legge sui contratti a tempo determinato, chiedendo l’ennesima proroga (oltre i 36 mesi). Avevamo chiesto ripetutamente al commissario giudiziale Giampaolo Provaggi un incontro in Prefettura per cercare di mettere fine a questa situazione che si è creata e che ci sembra surreale. Lui stesso aveva chiesto di fare una selezione pubblica per assumere i lavoratori. E’ stata fatta, ma adesso ne proibisce la pubblicazione”.

“Il commissario non parla con nessuno, se non con chi vuole lui. L’azienda sta cadendo a pezzi, i lavoratori sono sempre più stanchi, arrabbiati e preoccupati per il loro futuro. E intanto cosa si fa? Si rinviano ancora i tempi perché qualcuno dovrà farsi i soliti 2 mesi abituali di ferie? E’ una vergona – aggiunge Causa -. Abbiamo il sospetto che tutto questo sia stato fatto ad arte per ridurre ai minimi termini l’azienda per non meglio precisati interessi di parte, il tutto sulle spalle soprattutto dei lavoratori e anche dei cittadini savonesi che vedranno la loro città sempre più sporca”.

“Mi auguro – auspicava Montaldo alla fine dell’iter che ha portato alla pubblicazione del bando – che sia il primo tassello per dare tranquillità ai lavoratori di Ata e dare alla città di Savona un sistema di igiene urbana degno. Con l’incasso ottenuto dalla vendita si potranno pagare i creditori”.

Il bando per la vendita delle quote rimanenti era stato pubblicato un mese fa. Ad Ata rimane il restante 51% e guadagnerà dalla vendita alla società entrante oltre 2 milioni e mezzo di euro (2.536.000).

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