E’ noto a tutte e a tutti meno che alla ” Sindaca in dismissione ” e ai suoi alleati che Europa Verde- Verdi per quindici anni è stata coerentemente all’opposizione del centrosinistra, contestando alla radice le scelte urbanistiche e sociali compiute dopo una breve e fugace alleanza nel primo mandato della Giunta Berruti.
Negli ultimi cinque anni Europa Verde- Verdi ha lavorato per favorire una alternativa unitaria di tutta l’opposizione chiedendo sostanzialmente tre cose:
a) una netta inversione di tendenza sulle scelte urbanistiche, puntando all’opzione zero per l’edilizia abitativa a patto che non si tratti di co- housing,social housing,edilizia popolare o agevolata e recupero edilizio.Tutto ciò nell’ottica di una pianificazione territoriale, che ponga al centro il piano urbanistico comunale e soprattutto lasci alla mano pubblica la scelta sul se e quando costruire o ristrutturare;
b) una netta opzione per raccolta differenziata spinta e porta a porta puntando all’opzione rifiuti zero e soprattutto al riuso,al recupero e al riciclo del materiale, lavorando insieme al polo universitario per la ricerca di nuovi prodotti e tecnologie;
c) una scelta di forte investimento sulla cultura per la rinascita civile e sociale di Savona,che deve tornare ad essere il capoluogo di provincia e il punto di riferimento del proprio comprensorio.
In questa logica ci siamo incontrati con le proposte di il Rosso non è il nero , individuando anche nella scarsa sollecitazione dell’elettorato della sinistra una delle cause della disfatta del centrosinistra alle ultime comunali. Da qui è nato un comune progetto, che affronta numerosi nodi cittadini, compresi quelli dei diritti animali e a seguire l’incontro con il Patto di Marco Russo e con la sua Agenda,che da’ risposte precise alle nostre idee a cominciare dall’utilizzo del territorio fino alla scelta di candidare Savona a capitale italiana della cultura.
Da queste valutazioni di iscritti e iscritte nasce la nostra decisione di sostenere Marco Russo e di optare per una lista civica,che sia fattore di unione per l’elettorato e per costruire una nuova cittadinanza attiva, pacifista,sociale,europeista insomma quella cittadinanza ,che nasce dal Manifesto di Ventotene e dal documento di fondazione della Giovine Italia perché noi sappiamo distinguere fra democratici , liberali e sovranisti ( Le Pen e Orban) nonché fra partigiani e camicie nere anche perché siamo orgogliosi della festa del 25 aprile mentre la destra savonese e il suo candidato dott.Schirru ci devono ancora spiegare cosa pensano a proposito e giacché ci sono potrebbero anche spiegarci per inciso perché Savona sia sempre più sporca, delusa,stanca e abbandonata a se stessa e soprattutto, se questi sono stati i cinque anni di sfolgorante governo, ci si augura di non vederne altri.
Danilo Bruno (Europa Verde)