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Savona 2021, la Lega perde i suoi assessori: Zunato e Levrero non si candidano. Arecco con FdI

Le acque nel centro destra sembrano essere agitate

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Savona. Per la Lega non si candideranno più gli assessori del Carroccio della giunta Caprioglio alle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre. Maria Zunato e Roberto Levrero escono fuori dai giochi, invece Massimo Arecco entra in Fratelli d’Italia. I “cambi di casacca” però, in vista delle prossime elezioni amministrative a Savona hanno movimentato le acque nel centro destra: tra i fuori usciti ci sono Maurizio Scaramuzza (dalla lista civica alla Lega), Renato Giusto (dalla Lega a Fratelli d’Italia), Massimo Arecco (da Lega a FdI) e poi Simona Saccone (da FdI a Cambiamo).

Il vicesindaco della giunta Caprioglio (aveva rassegnato le dimissioni ma sono state rifiutate dal sindaco) ha annunciato stamattina il passaggio in Fratelli d’Italia e la candidatura nella lista. Non sarà il primo nome perché la linea del partito impone l’ordine alfabetico, un criterio che sembrerebbe avvantaggiare Arecco ma che in realtà lo vedrà preceduto probabilmente da altre due persone.

Un’uscita dal Carroccio in polemica con i vertici locali del partito e pronto per una nuova avventura: “Fino a qualche anno fa non avrei mai pensato di andare via dalla Lega, ma poi le situazioni evolvono e le persone cambiamo. Quando in una famiglia una persona non ci sta più bene e non è più gradito ne trae le conseguenze. Sono consapevole che ogni volta che si cambia si perde qualche amico, ma sono convinto di trovare persone che apprezzeranno il lavoro svolto”.

Dissidi interni e poca considerazione all’interno del partito stesso: “Sono stufo di essere preso a calci nei denti – aveva detto in occasione delle dimissioni –. Io sapevo dei candidati sindaci leggendo IVG: vi pare normale, visto il mio ruolo in Comune? Nessuno mi ha mai chiamato per chiedermi, da vicesindaco, come la vedevo. Non un cane. Vuol dire che la dirigenza locale probabilmente non mi ritiene all’altezza, o pensa che io sia un problema, o che le cose che potrei dire danneggerebbero il partito”.

Maria Zunato e Roberto Levrero invece non si candidano. Se l’assessore alla sicurezza ancora non vuole spiegare le motivazioni che l’hanno condotto a questa scelta, Zunato, dopo una faticosa campagna elettorale per le regionali dove “hanno prevalso, all’interno del partito, logiche non sempre comprensibili“, in questa circostanza, ritiene opportuno mettersi di lato.

“Io sono nella Lega – ha ribadito – e resto a disposizione del mio partito ma ritengo che sia importante lasciare il posto ad altri. Continuerò a impegnarmi in politica perché è una passione che mi accompagna da sempre. Solo facendo questa esperienza si possono capire realmente le difficoltà e le problematiche che ha un ente. E’ troppo facile avanzare richieste senza la consapevolezza che non puoi avere se non fai l’esperienza amministrativa di una città”.

La città della Torretta è una città di piccole dimensioni ma è pur sempre un capoluogo di provincia: “Ha problematiche che investono non solo il Comune di Savona ma che ha ripercussioni sull’intera provincia”.

Un bilancio positivo e un’esperienza costruttiva: “Sono molto felice del lavoro di questi anni perché mi ha consentito di avere rapporti con tante persone di buona volontà che stimo“. Ma, come sempre, ci sono anche i rimpianti e sono legati ai rapporti tra i partiti della coalizione: “Avrei voluto riuscire a far capire nell’ambito della maggioranza i valori di ogni forza e il dovere di fare sintesi rispetto alle problematiche complesse che abbiamo dovuto affrontare”.

Soddisfazione per l’attività svolta durante questi cinque anni: “Io credo che abbiamo fatto molto. Abbiamo messo in cantiere molti progetti e abbiamo attinto a molti fondi attraverso i bandi europei, ad esempio nel settore della digitalizzazione sia per i cittadini che per le imprese. Dall’esterno è difficile percepire cosa si è fatto ma sono a disposizione per spiegare a tutti come funziona la macchina pubblica, il rispetto delle istituzioni e le responsabilità di chi governa e amministra”.

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