Savona. “Con il dialogo e la ragione e non con “l’elemosina” si può ottenere tutto”. E’ questo il commento di Danilo Bruno di Europa Verde sulla camapagna elettorale attualmente in corso.
Se si passa in via Piave a Savona la Lega Nord effettua una raccolta di cibo per animali. Io credo che sia una iniziativa utile anche se noi di Europa Verde-Verdi lo abbiamo fatto tante volte senza però legare ciò ad un simbolo di partito poiché la battaglia per i diritti animali e contro il randagismo dovrebbe essere un fattore di civiltà comune e non di parte.
Accettiamo comunque il dato di fatto e subito sorgono alcune domande:
a) Perché proprio la Lega Nord in Regione ha cercato in tutti i modi in questi anni di approvare leggi a sostegno della caccia?
b) Perché proprio la Lega Nord ha dato il proprio assenso allo smantellamento del corpo di polizia regionale, che poteva intervenire nei boschi a tutela delle persone, degli animali e dell’ambiente? (Pure questa è sicurezza caro dottor Schirru).
c) Perché la Lega Nord ,oltre a votare leggi contro i parchi, continua a sostenere la caccia di selezione agli ungulati ,rifiutandosi di prendere in considerazione pareri di esperti per approcci sensati e nonviolenti al problema della crescita esponenziale di questi animali?
A Savona poi la giunta della sindaca “in dismissione” ha particolarmente brillato per ordinanza contro il passeggio dei cani in centro; nessuna spiaggia di libero accesso per animali; disastrosa manutenzione delle oasi canine (rimesse in sesto ultimamente), che ben si inquadra nel disastro più generale del decoro urbano.
Noi da anni chiediamo una politica rispettosa dei diritti animali a cominciare dalla costituzione di un ufficio del Garante dei diritti animali in comune fino ad arrivare ad un eventuale aggiornamento delle colonie feline libere e a una politica che porti avanti insieme i diritti degli animali con il decoro urbano cittadino, poiché non si può negare che oggi Savona stia affondando nel caos, nella spazzatura e nella sporcizia con scarsa considerazione per l’igiene pubblica.
Noi crediamo infine che vada ricostituita l’area protetta alla foce del torrente Letimbro e soprattutto che si cominci una politica di contenimento dei piccioni insieme alle associazioni animaliste poiché, se si vuole, con il dialogo e la ragione e non con “l’elemosina” si può ottenere tutto.
Questo fa anche la differenza fra l’Agenda di Russo, che abbiamo scelto, e l’alleanza di chi ha governato Savona fino a ieri e che si candida forse a tornare nei boschi a sparare a tutti gli animali che si muovono.
Danilo Bruno