Coppa italia

La Cairese vince in Coppa nel fortino del Brin. Per Moraglio c’è un obiettivo più importante degli altri: “Vogliamo divertirci”

“La miglior difesa è sempre l’attacco”, si dice. Ma sarà vero? In un calcio come quello moderno, dove l’essere propositivi offensivamente è divenuto il punto cardine del gioco, si sono forse dimenticati alcuni concetti.

In verità, dando un’occhiata alle tanto discusse statistiche, ci accorgeremo del fatto che, tralasciando la fondamentale comunicazione tra reparti, difesa-centrocampo-attacco, che lega e forma un ideale ben preciso, solitamente sono le miglior difese quelle ai vertici delle classifiche.

Tra gli 11 titolari vi è sempre il giocatore solitario; colui che, per 90 minuti più recupero, svolge un ruolo di grande importanza e responsabilità: il portiere.

In quel di Cairo, la porta gialloblu è in ottime mani con l’esperienza di Alberto Moraglio, guida e numero 1 da tempo in Val Bormida. La sua voce, in ogni gara, riecheggia in tutto lo stadio, quasi generando un effetto di eco. Ma a questo serve un portiere in una squadra: controllore dell’azione e fornitore di indicazioni che nessun’altro può dare in altre posizioni di campo, risultando come una sorta di allenatore in campo.

Al fischio finale della gara di Coppa Italia, Moraglio, ha parlato ai nostri microfoni sottolineando il momento attuale del gruppo squadra,  racchiudendo in una sola parola le prerogative gialloblu per questa nuova stagione: divertimento.

In sovraimpressione il video dell’intervista.

 

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