Finale Ligure. “Finale è una città solidale e aperta, quando sarà necessario ci saremo”. A dirlo è il sindaco di Finale Ligure Ugo Frascherelli.
Credo che come tutti siamo profondamente colpiti e preoccupati per quanto sta accadendo in Afganistan. Le immagini che giungono da Kabul, lo strazio e il terrore dei cittadini e soprattutto delle donne è cosa che non può lasciarci indifferenti.
Benissimo ha fatto il nostro Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ieri sera al Tg1 a ricordare, innanzi tutto, i nostri connazionali che hanno dato la vita in questi 20 anni in Afganistan (potrebbero essere i nostri figli), a quanti sono stati feriti e al contributo in termini di istruzione, educazione e ricostruzione del Paese che l’Italia ha dato in questi anni: giusto è definire questi nostri connazionali eroi e giusto è sentirsi orgogliosi di ciò che di buono è stato fatto.
Altrettanto corretto, pensiamo, è stato decidere di mettere all’ordine del giorno del G20 la questione afgana affinché della cosa se ne parli ai massimi livelli soprattutto coinvolgendo Cina Russia e Turchia che hanno evidentemente giocato un ruolo determinante. E altrettanto apprezzabile è stato apprendere che al prossimo G20 sulle donne che si terrà a fine mese a Santa Margherita si parlerà anche della questione afgana.
Finale ha recentemente (fine luglio 2021) partecipato a Reggio Calabria al Last 20, e in quell’occasione ho avuto la possibilità di conoscere l’associazione Cisda Onlus (coordinamento italiano sostegno donne afgane) che ho già invitato a Finale Ligure affinché si possa ascoltare dalla loro viva voce come stanno le cose e cosa si può concretamente fare per loro.
Finale da sempre è città solidale e aperta. Lo dico subito ed in modo chiaro: nel momento in cui sarà necessario ci saremo e come già accaduto nella scelta per uno Sprar nella nostra città faremo la nostra parte. Finale è orgogliosamente parte della Rete dei Comuni Solidali (Recosol) però è anche consapevole di quello che è e può essere il suo ruolo.
Ugo Frascherelli