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Covid, Nursing Up: “Le sospensioni del personale non vaccinato rischiano di mettere in crisi il sistema sanitario ligure”

"Già prima della pandemia gli ospedali e le strutture sanitarie soffrivano una carenza cronica di personale e ora la situazione è destinata a peggiorare e diventare insostenibile"

vaccino covid

Liguria. “Il sistema sanitario ligure rischia una grave crisi a causa delle sospensioni del personale non vaccinato (in applicazione del decreto legge che prevede l’obbligo vaccinale per gli operatori di interesse sanitario): già prima della pandemia, infatti, gli ospedali e le strutture sanitarie soffrivano una carenza cronica di personale e ora la situazione è destinata a peggiorare e diventare insostenibile”. Il sindacato Nursing Up ligure punta il dito “con rammarico contro i ritardi della Regione (ricordando che il decreto legge 1 a cui si fa riferimento è addirittura di aprile)”.

Secondo il sindacato “il Governo locale non è si mosso in tempo con selezioni di personale e graduatorie da cui attingere nel momento in cui sarebbero state effettuate le sospensioni. Non c’è stato un confronto con le organizzazioni sindacali sulla problematica, trattata solo a latere di altri argomenti e liquidata per lo più con rassicurazioni verbali”.

Il sindacato ligure sottolinea quanto sia “problematico sospendere dipendenti la cui reperibilità sul mercato del lavoro risulta quantomeno complicata, in particolar modo di quelli operanti in settori altamente specialistici e che quindi difficilmente potranno essere adeguatamente sostituiti. Le ricadute sull’erogazione dei servizi al pubblico e ai pazienti saranno inevitabili”.

“Inoltre – prosegue Enrico Boccone, segretario del Nursing Up Liguria -, non sono ancora state date indicazioni su eventuali ricollocazioni per il personale che, per motivi di salute, non può essere sottoposto a vaccinazione. A che punto è la ricognizione dei posti eventualmente disponibili? Saranno sufficienti per ricollocare tutti questi operatori? Nel caso non fossero sufficienti, come si procederà nei loro confronti? Ad oggi nessuna Azienda ha risposto a questi quesiti che, puntualmente, abbiamo posto nei vari incontri. In una situazione come quella descritta aumentano enormemente i rischi per i professionisti vaccinati, che potrebbero trovarsi ad operare in situazioni di non sicurezza e soprattutto per i cittadini che potrebbero non vedersi garantita un’adeguata assistenza”.

Il sindacato chiede quindi all’assessorato competente “un incontro urgente per capire come si intenda procedere a riorganizzare i servizi in caso di aumento del carico di lavoro, che non dovrà certo ricadere sul personale che si è vaccinato e che resterà in servizio. Si fa riferimento a operatori che sono ‘in trincea’ da almeno un anno e mezzo e che adesso rischiano di vedersi costretti a sopperire ad ulteriori carenze di organico”.

In ultimo, il Nursing Up ligure chiede alla Regione di “dare indicazioni alle varie Aziende Sanitarie, affinchè si proceda alla corresponsione di un assegno alimentare al personale oggetto di sospensione”.

“Non si deve, infatti, mai dimenticare – conclude Boccone – che tutti i professionisti sanitari hanno lottato per fronteggiare la pandemia, molte volte senza dispositivi di protezione individuale adeguati e con un altissimo spirito di civico servizio; occorre quindi adoperarsi affinchè chi resta nelle corsie possa operare in sicurezza per poter fornire un adeguato servizio alla cittadinanza e chi viene sospeso non diventi un problema sociale per mancanza di risorse al sostentamento”.

“La Regione dimostri di ricordarsi di coloro che, fino a solo un anno fa, vennero definiti eroi e che oggi sembrano essere dimenticati dalle istituzioni”, concludono dal sindacato.

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