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Consiglio regionale, stanziati 116 milioni per potenziare la sanità ligure

Il fondo integrativo aggiuntivo per il servizio sanitario regionale sarà pari a 46,1 milioni per il 2021 e altri 35 milioni per il 2022 e il 2023

giovanni toti

Liguria. Oggi il consiglio regionale ha approvato sia l’assestamento di bilancio per gli anni 2021, 2022 e 2023 sia il focumento di economia e finanza regionale 2022/2024. Tra i fondi aggiuntivi stanziati, 116 milioni sono destinati alla sanità regionale.

“La pandemia – ha commentato il presidente Giovanni Toti – ha avuto pesanti ripercussioni anche sui bilanci delle regioni, sia nel corso del 2020 sia, soprattutto, nel 2021, con una compensazione solo parziale derivante da trasferimenti statali. Nonostante questo, grazie al raggiungimento nel 2020, con due anni di anticipo, del pareggio in sanità – sottolinea il governatore – oggi abbiamo istituito per gli anni 2021, 2022 e 2023 un Fondo integrativo aggiuntivo corrente per oltre 116 milioni di euro complessivi – di cui 46,1 milioni per il 2021 comprensivi di circa 11 milioni di avanzi del 2020; 35 milioni all’anno sia per il 2022 sia per il 2023 – destinato alle aziende ed enti del Servizio sanitario regionale e finalizzato a dare attuazione al Piano di risposta al fabbisogno sanitario post emergenza Covid-19 e a sostenere la spesa sanitaria corrente per tre anni. Nel 2021 verranno anche destinati 3,9 milioni per investimenti di Asl1 e Asl3”.

“Mi pare di poter dire che gli sforzi messi in campo per sostenere la lotta al Covid dal punto di vista sanitario e dal punto di vista del superamento della crisi economica stanno cominciando a dare i frutti sperati. Non bisogna abbassare la guardia, per questo continueremo con la campagna vaccinale e con grande attenzione alla sanità, cercando, contestualmente, di cogliere le opportunità che il PNRR ci potrà offrire. A questo proposito stiamo lavorando affinchè, come richiesto dal Governo, le richieste sul PNRR non si limitino alle grandi infrastrutture, assolutamente necessarie, estendendo quindi lo sguardo e le energie a nuove idee, progetti di sviluppo, sostegni alle start up. Solo in questo modo, puntando sulla tecnologia, sulla ricerca e sperimentazione riusciremo a costruire nuove opportunità per le nuove generazioni”.

Il fondo integrativo aggiuntivo per il servizio sanitario regionale sarà pari a 46,1 milioni per il 2021 e altri 35 milioni per il 2022 e il 2023. Il documento assegna 2 milioni ai settori della cultura e dello spettacolo dal vivo, 400mila euro di contributo alla manifestazione ‘Slow Fish 2021’ e 5,8 milioni per lavori indifferibili sull’acquedotto del Roja. Per lavori di manutenzione straordinaria sui taxi sono a disposizione 150mila euro, altri 650mila sono per l’assegnazione di borse di studio e 866mila andranno a incrementare gli investimenti a complemento del Programma di sviluppo rurale 2014-2020.

Approvato anche l’assestamento al bilancio di previsione per gli anni finanziari 2021-2023. La manovra complessiva vale 437 milioni, derivanti prevalentemente da maggiori entrate di natura vincolata (oltre 400 milioni) e da applicazione di avanzo vincolato (oltre 25 milioni). In particolare le variazioni riguardano, in tema di investimenti, 46 milioni a valere sul fondo strategico regionale finanziati con nuovo mutuo, oltre a investimenti nell’edilizia scolastica (0,4 milioni), nella riqualificazione urbana (1,1 milioni) e a completamento del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (0,9 milioni). In tema di sanità e politiche sociali ci sono nuove assegnazioni di fondi vincolati (265 milioni per la sanità di cui 218 per investimenti e 14 milioni per il sociale). Sullo sviluppo economico sono previsti 26 milioni vincolati e 400mila di euro per il Salone Nautico. Alla voce trasporti, nuove assegnazioni statali per 92 milioni (di cui 24 per investimenti) e, infine, sono previsti 0,7 milioni per assegnazione di borse di studio.

Per quanto riguarda il Defr 2022/2024, Toti ha ricordato che “la pandemia da Covid19, iniziata nel 2020, ha avuto effetti estremamente gravi sul piano umano, sociale ed economico a livello globale. Le successive ondate epidemiche hanno prodotto effetti differenziati tra settori ed aree geografiche, riflettendo la severità della pandemia e l’efficacia delle risposte delle politiche economiche. Come avete potuto vedere esaminando il Documento, la flessione complessiva dell’economia mondiale è stata pari al 3,3% nel 2020 e la riduzione del commercio mondiale ha raggiunto il 5,3% registrando gli effetti dell’interruzione delle catene produttive mondiali e l’incremento dei costi legati alle misure di contenimento dei contagi. Il Pil dell’area dell’euro nel 2020 è diminuito complessivamente del 6,6% colpendo particolarmente le economie maggiormente terziarizzate, fra queste l’Italia che ha segnato un – 8,9%, il calo più pesante dalla seconda guerra mondiale.

“In questo quadro complessivo – prosegue Toti – lo scenario di previsione a livello regionale, in linea con il trend nazionale, mostra una ripresa per l’economia della Liguria nel 2021 piuttosto sostenuta, il PIL infatti segnerà un +4,3% secondo le proiezioni formulate da Prometeia. Anche il PNRR avrà un impatto positivo sull’economia regionale misurato in termini di valore aggiunto complessivo nel periodo 2021-2026 pari a circa l’8%. Per altro verso la conclusione positiva degli accordi nazionali sulla ripartizione dei fondi strutturali UE e gli anticipi di FSC sulla programmazione 2021/2027 lasciano intuire che le risorse per la crescita, lo sviluppo e l’investimento strategico offriranno alla Liguria importanti opportunità da cogliere nel prossimo futuro”.

“Il giudizio sull’assestamento di bilancio di previsione 2021-2023 presentato della Regione Liguria in linea di massima rimane negativo, anche se ci sono stati punti di incontro, nel suo complesso riteniamo che abbia lacune politiche e non abbia dato risposte a tematiche preminenti da noi poste come scuola e cultura, capitoli per i quali avevamo chiesto di stanziare dei fondi per garantire la scuola in presenza e per sostenere il comparto della cultura e dello spettacolo fortemente colpito dalla pandemia, ma che sono stati bocciati – dichiara Enrico Ioculano relatore per il Partito democratico-Articolo Uno annunciando in consiglio regionale il voto contrario -. Ci aspettavamo di più, anche se cogliamo con favore l’apertura ad accogliere gli emendamenti a sostegno dei piccoli comuni su progettualità e dissesto idrogeologico, ma anche quelli sulla campagna di comunicazione contro le molestie alle donne sui bus e i 50mila euro a sostegno della associazioni storiche che operano nel settore della disabilità e siamo soddisfatti per aver ottenuto attenzione”.

Bocciata la proposta della Lista Sansa di tagliare del 50% l’Irap per le imprese danneggiate dal Covid. “La misura, per quanto impegnativa, era perfettamente alla portata delle casse della Regione: si parla di un impegno sotto i cinque milioni di euro – spiega Ferruccio Sansa -. Non solo: almeno a parole il centrodestra dice prendersi a cuore le sorti degli imprenditori, degli esercizi commerciali e dei ristoratori. Già, a parole, perché poi è il centrodestra che sta riempiendo la Liguria di centri commerciali e ipermercati. Peccato che la stessa giunta spenda almeno 2 milioni di euro per pubblicità istituzionale, eventi, promozione. Insomma, spesso per farsi propaganda. I soldi ci sarebbero eccome, ma Toti e i suoi li vogliono spendere altrimenti. Per loro la pubblicità, la propaganda, gli eventi e le feste in piazza, le nuove poltrone e uno staff di venti persone contano più di un taglio dell’Irap per aiutare le imprese in crisi per il Covid. Questi sono fatti”.

Il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello commenta: “Oggi in consiglio regionale abbiamo affrontato il Ddl 81, inerente l’impostazione delle misure finalizzate all’attuazione della ripresa e resilienza ligure. Un enorme dispositivo collegato alla discussione dell’assestamento di bilancio della Regione. In questo dispositivo è presenta una dotazione inedita di risorse collegate al PNRR nazionale. In particolare nell’art. 10, si parla di ingenti risorse per la Sanità ligure, superiore ai 100 milioni per il prossimi tre anni, nel dettaglio 46 milioni nel 2021 e 35 milioni per gli anni 2022 e 2023. Un’ottima notizia, che la giunta Toti si appresta a comunicare con l’abituale sforzo comunicativo, ma sulla quale non è stata fatta alcuna discussione né in Aula né nelle commissioni competenti”.

“I consiglieri regionali, di maggioranza e opposizione, sono stati invitati a votare favorevolmente per l’utilizzo di questo risorse, senza che venisse indicata una strategia, un obiettivo, un piano di attuazione. Ma come possiamo votare un’allocazione di risorse senza che nessuno spieghi come vengono impiegati. Una volta ancora la giunta Toti soffoca il dibattito sulla sanità, per coprire l’assenza di idee. Questa volta con l’aggravante di 100 milioni da spendere, senza sapere come, in uno dei settori strategicamente più importanti per la nostra Regione”.

“È amaro avere la conferma che la Giunta Toti non ha una visione della Liguria di domani sulla sanità, così come gli altri pilastri sulle quali poggia l’erogazione di risorse collegata al PNRR”, conclude il capogruppo del Partito Democratico-Articolo Uno Luca Garibaldi.

Minoranza delusa anche sulla dote sport. I capigruppo di minoranza Fabio Tosi (M5S), Luca Garibaldi (PD), Gianni Pastorino (Linea Condivisa) e Ferruccio Sansa (Lista Sansa) affermano: “Attivare la dote sport il prima possibile e senza più meline e goffi tentativi di mettere il cappello sulle idee altrui: era questo l’obiettivo del nostro emendamento, votato oggi in aula. Avevamo auspicato che il contributo alle famiglie meno abbienti potesse partire il prima possibile. Una proposta che racchiudeva in sé anche una quota destinata ai minori con disabilità, fascia sociale purtroppo sempre più ignorata dalla giunta e dalla maggioranza dei proclami. Purtroppo, ancora una volta il centrodestra ha gettato la maschera: il nostro emendamento è stato respinto. Non c’è niente da fare: finché si tratta di spendere soldi per feste ed eventi patinati, va tutto bene… ma quando si devono dare risposte concrete alle famiglie, e in questo caso anche alle società sportive in crisi, la manina della Giunta si fa davvero corta. Resta solo da capire se la compagine di centrodestra segue le regole di uno squallido gioco politico o se sono semplicemente miopi oppure, peggio, senza cuore. Vergogna!”.

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