Replica

Afghanistan, Vaccarezza replica a Bruno: “La Regione ha già dato la disponibilità ad accogliere la popolazione afghana”

"Qui c'è chi attacca per un po' di visibilità"

Vaccarezza Regione

Liguria. Non si è fatta attendere la replica del capogruppo di Cambiamo in Regione, Angelo Vaccarezza, alle affermazioni di Danilo Bruno, di Sinistra per Savona, rispetto al “silenzio” del centrodestra rispetto alla situazione in Afghanistan.

“È sicuramente un mese di agosto molto caldo e le temperature alte, si sa, possono dare alla testa. – dichiara Angelo Vaccarezza, coordinatore regionale di Cambiamo! – Leggo con enorme stupore che Danilo Bruno, esponente di Sinistra per Savona, attacca il presidente Toti e il sottoscritto, rei, secondo lui di non essersi ancora espressi sulla questione afghana e di non aver manifestato la necessaria vicinanza, offrendo un possibile aiuto umanitario”.

“Il signor Bruno, che mi risulta essere candidato alle elezioni comunali savonesi – prosegue ancora Angelo Vaccarezza – evidentemente ha una dimestichezza importante con i social e la rete, ma non abbastanza, ne evinco, da essersi accorto che il primo amministratore regionale italiano a esporsi in merito sia stato proprio Giovanni Toti che il 15 di agosto scriveva sulle sua pagine social ‘Credo ci siano delle guerre per le quali è giusto sacrificarsi: questa è una di quelle’, e ancora, poco più tardi ‘A nome della Regione, ho dato la piena disponibilità ad attivare ogni strada possibile per ospitare coloro che per anni hanno supportato la missione italiana. Non volteremo le spalle agli afghani e afghane che ora rischiano la vita nel loro Paese’. Non esattamente un silenzio o un tentativo di non esporsi su una questione che rimane comunque molto delicata; il silenzio tombale, peraltro, lo stanno facendo tutte quelle ‘anime candide’ che fanno proseliti in televisione e si professano apertamente femministe, salvo ignorare totalmente i dolorosi fatti di cronaca che riguardano le donne afghane”.

“Bruno, probabilmente, aveva la connessione che non funzionava o forse era dietro alla grigliata ferragostana, comprensibile dunque, che qualche particolare gli sia sfuggito – conclude il coordinatore regionale degli arancioni – Temo, ovviamente, che in realtà abbia messo in atto un tentativo raffazzonato per cercare di avere un po’ di visibilità, ma sono sicuro che la prossima volta, dopo aver verificato che ci sia il segnale o almeno uno scampolo di wifi, le cose andranno decisamente meglio. Se poi si decidesse a scegliere la via del silenzio (non me ne voglia) ma credo che tutti ne guadagneremmo”.

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