Vado Ligure. Non accenna a placarsi il polverone sollevato dal vicepresidente del Savona Simone Marinelli, lasciatosi andare nei giorni scorsi ad un vero e proprio sfogo che ha causato repliche e malumori tra i sodalizi della provincia ma non solo. Dopo la replica della sindaca Monica Giuliano e quella rispettivamente della Polisportiva Quiliano, della Vadese stessa e della Priamar era infatti poi arrivata la risposta da parte del numero due degli Striscioni, una querelle che sembrava terminata con le dichiarazioni rilasciate sul tema da Tony Saltarelli, allenatore e direttore generale della prima squadra azzurrogranata.
Questa però è appunto stata soltanto un’illusione, affermazione rafforzata dalla nota diffusa dall’Arcigay prima e proprio dalla Vadese poi successivamente, la quale recita: ‘La ASD Vadese calcio comunica la propria rinuncia all’utilizzo degli impianti del Chittolina e del Dagnino.
“Sia ben chiaro che la nostra società non ha mai preso in considerazione l’idea di tornare a giocare al Chittolina sfruttando l’onda delle polemiche becere e sterili di questi giorni – dichiara il presidente Brunasso – La nostra società, nel rispetto degli impegni presi in precedenza, rimarrà pertanto a giocare al Picasso di Quiliano onorando gli accordi con la polisportiva che ha da sempre avuto un atteggiamento collaborativo con la nostra società sin dalla nostra nascita e che in questa fase difficile ci ha sempre teso una mano’.
Una presa di posizione chiara che sembra quindi mettere la parola fine ad una vicenda davvero intricata, vedremo come andrà a finire.