Savona. “Indicazioni ed evidenze scientifiche”, secondo quanto dichiarato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa in visita a Savona, su questo si baserà la decisione del governo riguardo alla possibilità di effettuare la terzo dose di vaccino.
A breve, infatti, il green pass per chi si è vaccinato a gennaio perderà la sua validità (per ora di 9 mesi) e alcuni studi stanno dimostrando che una terza iniezione aumenterebbe la risposta immunitaria. L’azienda farmaceutica Pfizer ha spiegato che dopo sei mesi l’efficacia del vaccino scende dal 96% all’84% e quindi aumenta la possibilità di contagio, pur rimanendo molto alta (intorno al 97%) la protezione contro la malattia grave da Covid.
In Israele, il paese che più si è distinto nel mondo per una campagna vaccinale celere ed efficace, le somministrazioni partiranno già domenica e riguarderanno tutti coloro che hanno un’età superiore a 60 anni e hanno ricevuto la seconda dose almeno 5 mesi prima.
E la stessa strategia dovrebbe seguire l’Italia: “Qualora sarà necessaria la terza dose – spiega Costa – Si partirà dalle persone più anziane e dai fragili, perché le più a rischio in caso di contagio da Covid-19”.
“Ovviamente – conclude – l’Italia è pronta e preparata, la struttura per effettuare la terza dose c’è. Ad oggi parrebbe che sia necessaria, si parla di somministrarla indicativamente intorno all’anno, Ma – ribadisce – siamo in attesa delle indicazioni scientifiche”.