Albenga. Si trovava su un’ambulanza, in direzione Savona (ormai unico riferimento della Provincia per quanto riguarda i punti nascita), ma la distanza era troppo grande, complice anche il persistente caos autostrade, tra cantieri e code in A10. Un po’ di fortuna, unito all’abilità di militi, infermieri e di una dottoressa hanno evitato il peggio. È accaduto questa mattina ad Albenga e tutto si è risolto per il meglio, ma non certo senza difficoltà e tanta apprensione.
La chiamata alla croce bianca ingauna è arrivata poco prima di mezzogiorno. L’ambulanza è partita subito ed è arrivata sul posto, ha caricato la donna e si è diretta a Borghetto, per imboccare l’autostrada insieme all’automedica Sierra 4 di Pietra Ligure.
“In queste condizioni, sia per come sta la partoriente sia per la distanza, non ci arriviamo a Savona, forse nemmeno a Pietra”, il sunto della conversazione tra gli autisti dei due mezzi di soccorso, conclusasi con un “ma non possiamo fare altrimenti, partiamo”.
Peccato, però, che, proprio allora, il nascituro avesse deciso che quello fosse il momento (difficile spiegargli di dover attendere). La testa è già fuori. I militi sono bravi e preparati, come hanno poi dimostrato, ma l’incertezza è totale: “E ora? Dobbiamo chiamare Pietra Ligure, per forza. Tentiamo, non c’è altra soluzione”.
In pronto soccorso, al Santa Corona di Pietra Ligure, c’è la dottoressa Airaudi, primario della Struttura Complessa di Ginecologia e Ostetricia di Asl2 e ben nota per la sua esperienza e professionalità.
Deviazione d’urgenza, sirene spiegate. L’ambulanza arriva in pronto soccorso a Pietra. A questo punto, i militi escono di scena ed entra in gioco la dottoressa che, all’interno del pronto soccorso, non senza comprensibili difficoltà, aiuta mamma e piccolo e tutto va per il meglio.
Il bimbo, un maschietto, è nato e sta bene ed è partito, nuovamente in ambulanza, in direzione Savona, dove sarà seguito, come da prassi, al San Paolo.
“L’organizzazione che si è data l’azienda è stata fondamentale, così come la preparazione degli operatori del 118, gestito dal dottor Esposito direttore del Dipartimento di Emergenza-Urgenza, che hanno saputo valutare correttamente la situazione – è il commento della dottoressa Gisella Airaudi, direttore della S.C. Ginecologia e Ostetricia P.O. Ponente -. Nella sala allestita come da protocollo con tutti i presidi medici e gli operatori previsti il bambino è nato in pochi minuti in tutta sicurezza”.
Il dottor Alberto Gaiero, direttore di Pediatria e Neonatologia invece sottolinea scherzosamente che questo bambino aveva proprio “fretta di nascere”, aggiungendo poi più seriamente: “Il ‘parto precipitoso’ è un’eventualità seppur rara di cui i protocolli predisposti tengono conto; non per niente in pochi minuti è stata attrezzata la sala con la presenza di due equipe medico infermieristiche, una ostetrica e una pediatrica. Con i protocolli e le procedure anche gli eventi improvvisi si affrontano con professionalità e non devono spaventare, e per questo voglio complimentarmi per la risposta perfetta del mio staff, le infermiere Sgobba Ramoino e Costa, e il medico dottor Corciulo”.
L’Asl2 esprime soddisfazione per il lieto evento e fa i migliori auguri al nuovo nato e alla sua famiglia.