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Spotorno, minoranze contro la nuova Terrazza a Mare: “Inadeguata per stile e materiali, ed è costata il doppio del previsto”

Attacchi di Franco Riccobene (Adesso Spotorno) e Francesco Bonasera (Spotorno che vorrei)

terrazza a mare spotorno

Spotorno. “La visione della Terrazza a Mare dall’alto, e anche da basso, conferma la totale inadeguatezza allo stile ligure e all’architettura del nostro paese. Le proteste dei cittadini sui social sono lo specchio di un opera sbagliata”. Ad affermarlo è Franco Riccobene, capogruppo consiliare di Adesso Spotorno.

“Ci sono voluti 7 anni dal progetto e un milione di euro, due volte la cifra iniziale, per un‘opera pubblica completamente sbagliata – tuona – I materiali di copertura scelti sono delle resine plastiche, lontane da una soluzione naturale, come si vorrebbe per un luogo in riva al mare. In Liguria esistono pietre naturali che avrebbero dato un‘immagine di eleganza e sobrietà in coerenza con le altre pavimentazioni del paese. La scelta di pavimentare con resine molto costose è dunque sbagliata e pone anche un problema di gestione futura, tenendo conto del salino e che la Terrazza ha sempre ospitato e ospiterà le sagre locali dell‘Avis, della Croce Bianca e della Polisportiva, con movimento di mezzi pesanti”.

“Senza contare – aggiunge Riccobene – che non sono stati neppure realizzati, come avevo proposto, i servizi igienici e i locali cucina e magazzino per agevolare il lavoro dei nostri volontari”.

“Infine, da un‘indagine fotografica di pochi giorni or sono, risulta che la parte strutturale sottostante sia stata oggetto di piccoli ‘tappulli’ per coprire i ferri di armatura arrugginiti delle colonne portanti, mentre occorreva un intervento radicale per la messa in sicurezza. Da ricordare che il sindaco, con il cantiere per anni in stato di completo abbandono, raccontava sui social che l‘impresa ‘lavorava sotto’ e, senza i dovuti controlli, questi sono i risultati”.

“Insomma un altro pasticcio di fine mandato – conclude il consigliere – che dà l’esatta configurazione di quel che resta di un‘amministrazione dimezzata dalle dimissioni e accodata ad un sindaco accentratore”.

Anche Francesco Bonasera, consigliere di minoranza di “Spotorno che vorrei”, punta il dito contro l’opera. E lo fa con un volantino che verrà affisso nei prossimi giorni in paese. “Dieci anni per inaugurare la nuova Terrazza a Mare – ricorda – perché il progetto viene da lontano, dalla giunta precedente nella quale Fiorini era assessore ai Lavori Pubblici. La perizia tecnica sullo stato di conservazione della terrazza a mare venne trasmessa il 20 dicembre 2012, mentre il 4 febbraio 2014 venne approvato il progetto preliminare per la riqualificazione del sito, per un importo complessivo di 645 mila euro. Il costo finale dell’intervento invece di un milione e 65 mila euro”.

“Nel frattempo – accusa – date di fine lavori continuamente rimandate, notizie scarse, fino ad arrivare all’inaugurazione a ridosso delle elezioni comunale ma con un’opera la cui scelta cromatica della pavimentazione sta facendo molto discutere”.

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