Savona. E’ stata approvata ieri in Terza Commissione, tra le polemiche della minoranza, la delibera approvata dalla giunta sullo spostamento di alcuni banchi del mercato settimale di Savona. “Noi continuiamo a credere che il mercato del lunedì sia un fenomeno commerciale ma anche culturale e sociale di estrema importanza per la cttà e che vada valorizzato costantemente soprattutto in questo gravissimo periodo di crisi fra pandemia e apertura di sempre nuove strutture commerciali”, commenta Danilo Bruno di Europa Verde. Di seguito la lettera completa.
Per un breve periodo nella mia vita lavorativa mi sono occupato di commercio e d’intesa con l’Autorità Politica si era deciso di bandire l’assegnazione dei posteggi pur nel periodo di prima applicazione della Bolkenstein in accordo con le associazioni di categoria allo scopo di dare anche valore alla concessione e soprattutto di razionalizzare gli spazi per favorire la crescita del commercio ambulante, visto come elemento di arrichimento della città e di sostegno anche al reddito dei consumatori e delle consumatrici.
A Savona invece non si riesce a capire cosa stia succedendo. Il Comune e soprattutto l’assessore al commercio Zunato hanno deciso di rimettere mano ai posteggi dei banchi, spostando nuovamente intere categorie di venditori e portandoli addirittura in via Manzoni dinanzi alle scuole, suscitando pure le proteste di commercianti,famiglie e alunne nonché alunni.
Sorge qui una domanda ma perché, a stare a notizie di stampa, tali decisioni sono state prese d’intesa con le associazioni di categoria ma poi queste si dichiarano sorprese e soprattutto sconcertate dalle decisioni comunali, che parrebbero consistere in un blitz senza giustificazione alcuna.
Noi continuiamo a credere, senza fare apparizioni alla Vaccarezza come qualche mese fa, che il mercato del lunedì sia un fenomeno commerciale ma anche culturale e sociale di estrema importanza per la cttà e che vada valorizzato costantemente soprattutto in questo gravissimo periodo di crisi fra pandemia e apertura di sempre nuove strutture commerciali (per la cronaca in questi giorni una sta aprendo in corso Italia a nome Despar) poiché esso può rappresentare una valida alternativa economica per le famiglie ma anche una importante occasione di socialità per le persone e gli ospiti.
L’assessore al commercio avrà riflettuto su queste cose? Ne dubitiamo perchè non è la prima volta che arriva allo scontro con le associazioni di categoria e con gli operatori mercatali ma allora non sarà che ella si sia dedicata “al Lego” e pensi che amministrare il commercio cittadino sia come spostare i mattoncini dell’omonimo gioco?
Ci viene questo dubbio perché dinanzi ad una città sempre più sporca e sempre meno accogliente con il commercio in grave stato di crisi non si capiscono decisioni assunte secondo notizie di stampa senza consultare gli operatori del mercato.
Danilo Bruno
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