Giuria di giornalisti

Sostenibilità, Savona ottiene il riconoscimento speciale al Congresso Future Respect

"Per la sua attività in tema di sostenibilità, incentivo ed esempio per valorizzare il territorio, la sua tipicità e biodiversità, la capacità di accogliere iniziative qualificate capaci di esaltare l'inimitabile Made in Italy"

Savona Darsena generica

Savona. La città della Torretta ha ricevuto un riconoscimento speciale “per la sua attività in tema di sostenibilità, incentivo ed esempio per valorizzare il territorio, la sua tipicità e biodiversità, la capacità di accogliere iniziative qualificate capaci di esaltare l’inimitabile Made in Italy”.

“Siamo onorati del riconoscimento speciale attribuito al Comune di Savona dalla giuria dei giornalisti, in occasione della nostra partecipazione al Congresso Future Respect svoltosi nel mese di giugno a Roma”, è il commento del sindaco Ilaria Caprioglio.

La giuria dei giornalisti che ha assegnato tale riconoscimento è composta da Chiara Bussi de Il Sole 24 Ore, Marina Marinetti di Economy, Elena Grinta di Be Intelligent, Alessandra Capozzi de Il Sole 24 Ore e PierDomenico Garrone de Il Comunicatore Italiano.

Durante il congresso sono state messe a confronto “le migliori pratiche e i casi di successo, le criticità e le strade possibili per la nuova normalità dello sviluppo, che in Italia stenta a decollare”. E’ risultato che “la maggioranza dei cittadini consumatori (73%) è scettica sul reale impegno delle imprese per la trasformazione sostenibile, l’82% non ritiene sincera e trasparente la comunicazione delle Imprese, il 61% valuta inadeguata la relazione che intrattengono con il servizio clienti; mentre il 54% comincia a maturare l’idea che le scelte di acquisto nel tempo saranno fortemente influenzate dalla valutazione dei loro impatti su ambiente, comunità ed economia neanche 2.000 Imprese redigono un bilancio di sostenibilità”.

“Un altro paradosso messo in luce è che ancora solo una minoranza dei cittadini consumatori ha cognizioni sufficientemente chiare della sostenibilità – si legge in una nota -; la maggioranza di questa minoranza riduce la sostenibilità all’ambiente e considera il rischio ambientale prevalentemente come climatico e idrogeologico. Molto meno, il 12% è preoccupato per l’inquinamento di acqua, aria e suolo, ancora meno per la solidarietà e la legalità”.

“In definitiva c’è molto da fare – si legge ancora -. Un vuoto che il Congresso Future Respect ha cominciato a colmare, creando una innovativa occasione per uno scambio di idee e un confronto di esperienze per promuovere la cultura della Sostenibilità tra tutti gli interessati: economia pubblica e privata, terzo e quarto settore, cittadini consumatori, esperti; l’intento è quello di affermare la trasformazione sostenibile del modo di produrre e consumare”.

Tra i molteplici temi e le diverse proposte che hanno trovato consenso generale, nel corso del congresso è stato sottolineato che “tra le diverse attività produttive i cittadini consumatori si aspettano sostenibilità principalmente da agroalimentare (17%), salute e benessere (sanità e cosmesi) (15%), banche, assicurazioni e previdenza (15%), utenze e utility (13%). Solo l’Agroalimentare tende a rispettare questa esigenza; indietro le altre, soprattutto banche e assicurazioni. Per l’88% dei partecipanti è fondamentale mettere al centro, tra gli stakeholder, i consumatori, i primi a decretare il successo di ogni impresa. Come attori e non come obiettivo”.

Infine, “totale consenso ha raccolto la necessità di porre un freno all’abuso del concetto di sostenibilità oggi eccessivamente e impropriamente sfruttato, strumentalizzato: una mancata corrispondenza tra parole e fatti, tra realtà e comunicazione”.

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