Savona. “Leggiamo con rammarico l’articolo di IVG sul primo giovedì di luglio a Savona. La giornalista ha intervistato i commercianti di via Luigi Corsi che hanno deciso di non aderire all’iniziativa – infatti non è stato possibile chiudere quella via, con via Montenotte e Guidobono, come era stato proposto – senza sentire Confesercenti che, con le associazioni di categoria Confartigianato e Confcommercio ha organizzato il programma delle serate. Un lavoro fatto con scarse risorse e poco tempo a disposizione, occupandosi anche del piano sicurezza ed assumendosene tutte le responsabilità”. Con queste parole Erika Portabene, direttore di Confesercenti Savona, replica all’articolo con cui ieri IVG ha raccontato la prima “notte bianca” di questo 2021.
In un pezzo intitolato “troppi negozi chiusi, gente radunata solo nei bar”, parlavamo di una iniziativa partita “con il freno tirato” (circa 100 persone al Priamar e 60 in Pinacoteca) e davamo conto di una nota dell’associazione culturale Corsi&Via. Parole a cui ora risponde Portabene: “In veramente poco tempo (si è iniziato a lavorare al progetto il 16 giugno) è stato fatto un grande sforzo per avere un programma che rispettasse tutte le norme sulla sicurezza (Decreto Minniti e circolare Gabrielli) a cui si sono aggiunte quelle per la prevenzione del contagio covid. Nella decisione di organizzare comunque alcune iniziative, nonostante le difficoltà, abbiamo accolto una sfida difficile nella quale ci siamo buttati con entusiasmo, tanta buona volontà e voglia di fare con l’obiettivo di aiutare quei commercianti e artigiani che hanno deciso di tenere aperte le loro attività. E per questo li ringraziamo sentitamente per averci dato fiducia”.
“C’è stata l’adesione dei commercianti di via Pia, dove le attività erano tutte aperte – sottolinea la direttrice di Confesercenti Savona – il tratto di via Manzoni verso via Pia e di alcuni, seppur in questo caso pochi, esercenti di corso Italia, oltre ai locali di piazza Caboto che nonostante l’impossibilità di chiudere la via a causa di normative anti terrorismo hanno avuto un grande afflusso di clientela. Sarebbe stato bello replicare l’apertura delle attività di via Pia corso Italia e Via Caboto anche in altre vie, ma i commercianti hanno deciso di non farlo perché, come noi stessi affermiamo, c’è stato poco tempo per organizzare le serate ed altrettanto poche erano le risorse, per non parlar delle limitazioni dovute alla sicurezza. Ma non per questo ci siamo arresi e siamo convinti che sia l’unione a fare la forza”.
“Ci auguriamo che per i prossimi giovedì di luglio siano tanti i commercianti che aderiranno agli ‘In-soliti giovedì di luglio’ mettendo da parte polemiche e rivalità che non fanno bene né al commercio né alla città”.
“La mia non vuole assolutamente essere una polemica – conclude – ma farVi capire che scrivendo solo esclusivamente quelle cose senza sentire le parti interessate si dà un ‘colpo di grazia’ all’iniziativa che non era nient’altro che una prova per far capire ai commercianti che Savona è e sarà sempre più una città turistica che senza eventi (piccoli o grandi) non sarà mai valorizzata abbastanza”.