Posizione

Obbligo vaccinale, Sileri: “Se non si raggiungesse l’80% di copertura, potrebbe essere necessario”

E sull'estensione del green pass: "Favorevole, un’opportunità da sfruttare per evitare altre chiusure e restrizioni"

sileri vaccino

Liguria. Obbligo vaccinale sì oppure no? Dipende. Secondo il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, potrebbe scattare nel caso in cui la copertura vaccinale non raggiungesse l’80%, in questo caso “diventerebbe un problema serio e qualche misura dovrà essere presa”, ha affermato ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” in onda su Radio Cusano Campus.

“Al momento non serve l’obbligo – ha ribadito -, ma tutte le opzioni devono rimanere sul tavolo e vanno valutate a seconda della situazione”.

“Attenzione, però – sottolinea Sileri – non dobbiamo proteggere solo l’Italia, è un problema europeo e mondiale, serve una strategia che vada oltre i confini nazionali perché si possono generare varianti che possono eludere i vaccini”.

E proprio sulle varianti e il video che circola sul web di un biologo nutrizionista che incolpa i vaccini per l’insorgere delle mutazioni del Sars-Cov-2, Sileri avverte: Sono stupidaggini che corrono online. La non vaccinazione e la circolazione del virus genera varianti. Le varianti sono effetto diretto della non vaccinazione”.

Per impedire la diffusione di nuove mutazioni del virus, soprattutto la variante Delta che sta causando un aumento dei contagi anche in Italia, il Governo sta valutando l’estensione del green pass anche in alcune attività. Un tema al centro del dibattito nazionale, su cui Stato e Regioni, ma anche la maggioranza, fanno fatica a trovare un accordo. Da una parte c’è chi è contrario alla sua obbligatorietà e dall’altra chi crede sia necessario solo dalla zona gialla con l’obiettivo di scongiurare altre chiusure.

Il sottosegretario Sileri, così come il governatore Toti, appartiene alla seconda “fazione”. “Il green pass rappresenta un’opportunità da sfruttare laddove i contagi raggiungono numeri significativi che possono far introdurre delle restrizioni – evidenzia -. Green pass significa lotta alle restrizioni, va utilizzato in maniera graduale e proporzionata. Se la situazione epidemiologica dovesse portare ad un incremento cospicuo dei casi e, secondo me in Italia supereremo i 10mila per fine agosto, le alternative sarebbero le restrizioni o il green pass”.

“Oggi per la piccola cosa quotidiana non serve, ma se arrivassimo a 60mila casi come nel Regno Unito, allora sarebbe una misura necessaria per evitare le chiusure – ribadisce – In questo caso si potrebbe utilizzare il green pass per i luoghi dove c’è maggiore assembramento fino alla piccola cosa quotidiana, come andare al ristorante”.

“Il green pass scioglierebbe tanti nodi in tante situazioni della quotidianità che oggi sono bloccate. Ad oggi se ti muore un familiare e devi fare la cremazione non puoi essere presente per l’ultimo saluto al tuo caro. Le discoteche sono chiuse, è meglio aprirle col green pass o tenerle chiuse? Direi che è meglio che siano aperte col green pass. Inoltre negli ospedali ci potranno essere molto più visite ai propri cari proprio grazie al green pass”, conclude Sileri.

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