Riflessione...

Nuovo bypass autostradale, sindacati: “Opera essenziale, ma serve volontà politica e risorse sul progetto” fotogallery video

"Impegno di Cgil, Cisl e Uil sulle nuove opere, ma auspichiamo che dalle parole dei convegni si passi davvero ai fatti…"

In Provincia la presentazione del bypass autostradale

Savona. Nell’ambito dell’iniziativa tenutasi ieri in Provincia anche il sindacato confederale territoriale ha voluto portare il proprio contributo a sostegno dell’opera viaria per un nuovo bypass da Albenga all’Alessandrino, ritenuta indispensabile per la tenuta e per lo sviluppo economico non solo del savonese ma dell’intero Nord-Ovest.

Proprio dalla convinzione che il territorio necessiti di importanti interventi infrastrutturali per esprimere compiutamente le proprie potenzialità, e creare finalmente le condizioni per poter rendere competitivo il territorio savonese, recentemente Cgil, Cisl e Uil avevano predisposto un proprio dossier sulle opere strategiche per migliorare i collegamenti da e per la Liguria ed implementare la capacità competitiva di un intero settore del Paese.

Accanto all’adeguamento e potenziamento delle linee ferroviarie (tratte Savona-Torino Savona-Alessandria e Ventimiglia-Genova), delle tratte stradali (Aurelia Bis e strade di scorrimento) ed autostradali (casello di Bossarino), e il ripristino delle Funivie mettendo a sistema tutto il comparto delle rinfuse – trasporto e parchi per lo stoccaggio, il sindacato confederale nel dossier aveva indicato nella realizzazione della bretella autostradale oggetto del convegno la soluzione più idonea per affrontare l’impatto dell’aumento costante dei traffici merci e di quelli turistici: “Dall’incontro di ieri, però, accanto ad un generale apprezzamento dell’opera è mancata una compiuta presa di posizione dei soggetti “politici” coinvolti nella realizzazione di una infrastruttura che presenta certamente alcune problematicità di fondo: costi, progettualità, autorizzazioni, compatibilità, sostenibilità ambientale ecc.” affermano i sindacati.

“Abbiamo la sensazione che prima di tutto manchi ancora la “volontà politica” delle Regioni a sostenere questo progetto e una preoccupante timidezza degli amministratori locali più interessati – soprattutto i sindaci della Valbormida -. Proprio per le difficoltà è quindi fondamentale che ci sia massima condivisione rispetto all’opera e che le Regioni interessate Liguria e Piemonte (e in parte Lombardia) creino quanto prima un fronte comune ed individuino modalità di coordinamento e un soggetto capofila a cui affidare la gestione dell’iter ed il confronto con i Ministeri competenti ed i concessionari”.

“Solo facendo squadra comune un’opera così imponente può trovare le condizioni per la propria realizzazione e, forse, è questo il punto debole sul quale si deve ancora lavorare: accanto alla espressa consapevolezza della strategicità dell’opera è emersa ancora una palpabile freddezza rispetto all’avvio dell’iter per concretizzarla”.

“L’impegno dei sindacati savonesi sarà quello di sostenerne l’utilità e di chiedere l’attivazione delle sinergie tra enti, istituzioni e parti sociali indispensabili per la realizzazione dell’opera, così come continueremo a sostenere e rivendicare i contenuti del nostro dossier sulle infrastrutture” concludono.

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