Ponente. Il protocollo Liguria Safe è operativo da qualche settimana ed è già tempo di primi bilanci. I primi a parlare sono gli operatori del settore turistico dei quattro comuni coinvolti: Alassio, Finale Ligure, Loano e Pietra Ligure.
Il leit motiv degli imprenditori è lo stesso: “E’ una ottima iniziativa, che speriamo di non dover mai utilizzare ma che sicuramente potrà risolvere quelle piccole problematiche senza per forza dover andare ad intasare il pronto soccorso del Santa Corona”.
Il servizio Liguria Safe prevede un numero di telefono reperibile 12 ore al giorno, 7 giorni su 7, grazie al quale è possibile parlare con un operatore che dopo un triage telefonico passa la chiamata ad un medico il quale, attraverso una tele-visita e la telemedicina, interagisce direttamente su uno smartphone, un tablet o un computer con l’ospite, indirizzandolo nella maniera migliore in base alla sua sintomatologia.
Le visite virtuali sono svolte dai medici di Alassio Salute, coordinati dal dott. Francesco Bogliolo, mentre le eventuali visite domiciliari sono operate dal personale medico di Finale Salute, Loano Salute e Pietra Medica.
“In questi giorni abbiamo ricevuto più di una decina di chiamate – spiega lo stesso Bogliolo – l’ultima ieri mattina quando una mamma in vacanza in un hotel di Loano ci ha chiamato per un problema al figlio di 20 mesi. Dopo il teleconsulto abbiamo attivato il pediatra per una visita e tranquillizzato i genitori preoccupati per le condizioni del figlio”.
“Questo è un ottimo esempio di sinergia – spiega il direttore UPA Carlo Scrivano – e di utilizzo delle risorse generate dalla tassa di soggiorno, certo è un servizio che ci si augura di non dover mai usare, ma gli operatori del settore sanno che in caso di necessità possono aiutare il proprio ospite in maniera esemplare fornendo loro una assistenza medica senza alcun costo per l’ospite o per la struttura”
Il progetto andrà avanti fino a fine 2021 ed è supportato anche da una campagna di comunicazione sul territorio mirata ai turisti per informarli della possibilità di ricevere questo tipo di assistenza mentre sono in vacanza nei quattro comuni che partecipano all’iniziativa.