Tappa ligure

La Lega in piazza a Savona raccoglie firme per il referendum sulla riforma della Giustizia

Presenti il senatore Paolo Ripamonti e il coordinatore della Lega Giovani Luca Toccalini

Savona. “Per la prima volta oltre in autostrada abbiamo visto tantissima gente anche ai gazebo, e credo che sia un bel segno per la ripartenza. Sono venute anche persone che non ci hanno votato e che non ci voteranno mai, ma questa è una battaglia per la vita”. Così il deputato della Lega Luca Toccalini introduce la proposta dei quesiti referendari per cui a inizio luglio è partita la raccolta firme nelle piazze con l’obiettivo di raggiungere, a livello nazionale, quota 500 mila.

Sono sei i quesiti referendari proposti dalla Lega insieme ai Radicali: riforma del Consiglio superiore di magistratura per fermare lo strapotere delle correnti; responsabilità diretta dei magistrati per garantire maggiori tutele ai cittadini; equa valutazione dei magistrati che non possono essere controllati solo dai colleghi; separazione delle carriere; limiti agli abusi della custodia cautelare; abolizione del decreto Severino.

In questi giorni il camper leghista fa tappa in Liguria per la promozione del referendum. Presenti questa mattina a Savona il senatore e commissario provinciale della Lega Paolo Ripamonti, il deputato e coordinatore federale della Lega Giovani Luca Toccalini, il commissario della Lega Giovani Liguria Giuseppe Grisolia, il commissario provinciale della Lega Giovani Savona Andrea Frigerio e il responsabile provinciale della campagna referendaria, Demis Aghittino.

“Abbiamo deciso di noleggiare un camper – spiega Toccalini – e girare per il mese di luglio per tutta Italia per spiegare la situazione alle nuove generazioni. I casi noti alle cronache sono solo la punta dell’iceberg. Noi non diciamo che i giudici fanno schifo e che i magistrati devono essere licenziati, noi vogliamo migliorare la giustizia”.

Una partita che ha trovato nel giro di poco tempo alleati: “Io sono contento che anche altri partiti, seppur con un po’ di ritardo, abbiano deciso di appoggiare questa battaglia sacrosanta. Il vero grazie va al leader Matteo Salvini. Sono convinto – conclude Toccalini – che andrà molto oltre le aspettative”.

“Sta andando veramente molto bene – rassicura il responsabile provinciale Aghittino – e abbiamo riscontrato una grande affluenza. Ci fa piacere che abbiano partecipato molte persone che abbiano dichiarato apertamente di non essere della Lega. Sono venuti con consapevolezza, alcuni punti sono più sentiti come l’abolizione della Severino”.

“E’ una cosa non scontata la partecipazione dei giovani – sottolinea il commissario provinciale della Lega Giovani Andrea Frigerio – che il sabato mattina decidono di collaborare a questa iniziativa. Da sabato scorso siamo partiti a Savona e come il gazebo era pronto c’era già la fila. Tanti hanno deciso anche di recarsi direttamente in Comune in settimana”.

lega giovani

“C’è un problema con la giustizia da 30 anni – aggiunge il senatore Paolo Ripamonti – E sono decenni che la riforma della giustizia è al centro delle campagne elettorali. Ci sono storture all’ordine del giorno e distruggono fisicamente le persone”.

“Stiamo raccogliendo firme in duemila piazze – prosegue – Prevediamo di raccoglierne una mole enorme mole, ma abbiamo la sensazione che le 500 mila firme verranno guardate con i raggi X. Anche l’ex presidente del consiglio Conte ha detto che, se lui facesse, la riforma il parlamento è sovrano; ma lui quando era premier delle camere se ne è sempre fregato”.

“C’è una grandissima sensazione – conclude Ripamonti – che questo sarà il referendum che cambierà la giustizia nel nostro paese in un senso civico e civile verso il popolo, non contro di esso”.

La proposta del Carroccio è stata appoggiata anche dai partiti di coalizione Cambiamo con la firma al gazebo a Genova del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e Fratelli d’Italia, che inizialmente sosteneva che fosse più proficuo e opportuno presentare emendamenti in fase di discussione parlamentare del disegno di legge presentato dal governo.

Proprio ieri la riforma della giustizia portata in Consiglio dei ministri dal Guardasigilli Marta Cartabia è stata approvata all’unanimità dall’esecutivo, superando così l’ostacolo del Movimento Cinque Stelle. I pentastellati, però, hanno annunciato che faranno opposizione in parlamento quando il disegno di legge sarà sottoposto alla discussione delle camere.

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