Cairo Montenotte. Nel savonese partirà dalla Valbormida per poi estendersi a tutta la provincia, l’iniziativa di Italexit per l’Italia che su tutto il territorio nazionale lancia una campagna contro l’obbligo del green pass.
Sabato 24 luglio, infatti, nel banchetto che sarà allestito in piazza Stallani a Cairo Montenotte sarà possibile sottoscrivere una petizione popolare rivolta al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio, ai ministri del Governo, ai Parlamentari della Repubblica per esprimere la propria contrarietà al “passaporto vaccinale”.
Una battaglia, quella contro il green pass, che il partito ligure ha iniziato questa settimana attraverso l’organizzazione di una manifestazione sotto la prefettura di Genova e che ora vuole portare in tutte le piazze.
“Noi tutti, vaccinati e non vaccinati, riteniamo l’introduzione di qualsiasi forma di green pass un allarmante precedente limitativo delle libertà personali sancite dalla Costituzione Italiana – afferma il coordinatore provinciale di Savona, Ilario Chiera -. In un tempo in cui la parola ‘focolaio’ è spesso utilizzata a sproposito, in questo caso è appropriato affermare che inserire l’obbligo di un green pass, potrebbe facilmente trasformarsi nel focolaio di una deriva consequenziale di privazioni e discriminazioni a scapito di tutti, vaccinati e non; imposizioni non confortate dalla logica, peraltro utilizzate e ben note nello scorso secolo ma finora impensabili in questo e ormai evidentemente avviate”
Parole confermate da Ned Täubl, Coordinatore Italexit Sezione Val Bormida “Qualsiasi provvedimento impositivo del green pass appare volto ad imporre, con un ‘ricatto di Stato’, un trattamento vaccinale non obbligatorio, peraltro illogico dal momento che i sieri in commercio non sono autorizzati ai fini della prevenzione del contagio”.
Il green pass è diventato in questi mesi, e soprattutto negli ultimi giorni, un tema molto dibattuto dalla politica. E oggi dovrebbe arrivare la decisione del Consiglio dei ministri che approverà il nuovo decreto “anti-Delta”. Anche se manca ancora l’intesa tra Stato e Regioni e all’interno della maggioranza. Da una parte c’è chi non è d’accordo con l’obbligo del green pass anche in bar e ristoranti al chiuso e dall’altra chi, come il governatore Toti e il sottosegretario alla Salute Sileri, è favorevole alla sua introduzione dalla zona gialla.