Ranzi. “L’anno scorso ci eravamo lasciati convinti che nel 2021 saremmo tornati con ancor più determinazione, illusi che la pandemia fosse ai titoli di coda. E invece, l’attuale situazione sanitaria, se pur in netto, e speriamo definitivo, miglioramento, ci impone di annullare anche per quest’anno le edizioni della Sagra del Nostralino e de I Birrai di Offenburg”.
Lo fanno sapere, in una nota, dal consiglio direttivo del Circolo Giovane Ranzi.
“Una scelta – spiegano – dettata dalla prudenza, per salvaguardare la salute sia dei tanti volontari, sia delle migliaia di visitatori, in una fase in cui è ancora importante tenere alta la guardia, evitare assembramenti e rispettare il distanziamento interpersonale. E’ stata una decisione particolarmente sofferta, perché la voglia di ripartire è tanta e anche perché siamo consapevoli dell’importante ruolo sociale, culturale e turistico delle nostre manifestazioni e delle attività che svolgiamo grazie ai proventi delle stesse. Manifestazioni e attività che, tra l’altro, danno lavoro e sostengono decine di operatori commerciali, fornitori, professionisti e artisti. Il nostro primo pensiero pertanto va a loro e al centinaio di nostri collaboratori che, nostro malgrado, priveremo, anche quest’anno, dell’opportunità di essere protagonisti di eventi che, da sempre, vedono nella socializzazione, nell’impegno condiviso e nell’inclusione alcuni tra i loro valori caratterizzanti”.

“A tal proposito – proseguono gli organizzatori della celebre sagra – abbiamo letto con stupore le dichiarazioni a mezzo stampa di alcuni organizzatori di feste e sagre del comprensorio, che rischiano di alimentare polemiche strumentali, divisioni e contrapposizioni tra categorie che non ci appartengono. Ogni associazione ha la sua storia, le sue esigenze e i suoi problemi. Ogni manifestazione ha le sue caratteristiche e i suoi spazi. Salire sul piedistallo e dettare la propria linea a tutti, peraltro senza alcun confronto, è, a nostro avviso, perlomeno inopportuno”.
“Da oltre un secolo svolgiamo le nostre attività con buon senso e soprattutto nel pieno rispetto degli altri e delle regole. Abbiamo i nostri spazi attrezzati a cinque chilometri dal mare in mezzo ad un bosco, realizzati con l’impegno e il sacrificio di generazioni di ranzini e non solo. Riteniamo di non essere un problema per nessuno, anzi siamo convinti con orgoglio di essere una risorsa per il nostro territorio; promuovendone e salvaguardandone le tradizioni folkloristiche e gastronomiche , facciamo del nostro meglio per arricchirlo e valorizzarlo, con la stessa dignità di tanti altri operatori” concludono.