Magazine

L'occhio di vetro

Cinquanta sfumature di giallo storico

"L'occhio di vetro" è la rubrica di letteratura di IVG e Genova24, a cura di Ilaria Giorcelli

Generico luglio 2021

Eccoci ad un altro gusto del giallo, un gusto un po’ più particolare, non digeribile da tutti. Una sfumatura, questa, che potremmo definire “difficile”: il giallo storico, un genere un po’ più di nicchia rispetto ai suoi parenti di cui abbiamo già parlato. Esistono tantissimi libri di questo genere ambientati nel passato più lontano- ad esempio con Aristotele nei panni d’investigatore- fino al medioevo- addirittura con Dante impegnato nelle indagini- come a dimostrare, più o meno romanzando, che il crimine, e la voglia di giustizia, accompagnano il nostro cammino fin dall’alba dei tempi.

“Il nome della rosa”

Questo libro celeberrimo, “imposto” anche nelle letture estive delle scuole superiori, può spaventare: si potrebbe essere intimoriti dal numero delle pagine e, soprattutto, da quelle in latino. Ma bisogna, secondo me, fare un bel respiro per calmarsi e leggere questo libro meraviglioso. Certo la scrittura non è semplice- il suo autore è un dotto professore universitario consapevole della propria cultura- ma è scorrevole, la trama non è né banale né noiosa e le ambientazioni, precise e accurate, ci trascinano tra le pagine. Per chi non si sentisse, o per qualche studente che volesse accelerare un po’ la lettura, le parti in latino si possono tranquillamente “saltare” senza perdere il senso o indizi per risolvere il giallo. È un libro denso, ricco di citazioni e rimandi- il più lampante è il nome del protagonista, omaggio ad un racconto di Doyle, e il ruolo stesso di Adso, oltre all’assonanza con il nome Watson, è parallelo a quello del dottore-.

“Il bene di un libro sta nell’essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto. Questa biblioteca è nata forse per salvare i libri che contiene, ma ora vive per seppellirli. Per questo è diventata fomite di empietà.”

Trama:

Verso la fine dell’anno 1327 il francescano, ex inquisitore, Guglielmo da Baskerville e il suo allievo Adso si recano in un’abbazia benedettina in cui si svolgerà- nel pieno delle lotte tra gli ordini monastici- un delicato convegno tra francescani e delegati della curia papale. A rendere ancora più tesa la situazione, per l’abate, è la misteriosa morte di un confratello, in un’abbazia in cui si sussurra della presenza del maligno e della prossima venuta dell’Anticristo; per questo si appoggerà alle doti di logica deduzione di Guglielmo per far luce sulla questione. Le morti continueranno e riveleranno, come epicentro del mistero, la labirintica biblioteca del monastero in cui si aggira, come uno spettro, un libro proibito.

Umberto Eco (1932-2016) è stato filosofo, semiologo, scrittore, professore universitario, traduttore e medievalista, mostro sacro della cultura italiana; nel corso della sua vita ha ottenuto un’infinità di onorificenze, cittadinanze onorarie, 40 lauree honoris causa, citazioni e riferimenti anche nel mondo del fumetto. Autore di numerosi saggi e romanzi con “il nome della rosa”, edito da Bompiani, vince il Premio Strega nel 1981 da cui sono stati tratti un film, nel 1986 (con Sean Connery e Christian Slater) e una miniserie televisiva nel 2019 (con John Turturro e Rupert Everett)

Un libro per i bambini

Come per altre sfumature di questo genere non è semplice trovarne campioni nella letteratura per i più piccoli. Per questo motivo cercheremo di concentrarci sull’ ambientazione nel passato, tralasciando l’aspetto puramente “criminale” del giallo.

Per i più piccini: “Miti greci per i piccoli. Dèi, mostri ed eroi”

Favole e fiabe ci accompagnano fin da quando siamo piccolissimi, forse sono i primi libri che ci vengono letti- che siano riduzioni o versioni “a cartoni animati” – ma prima di questi ci sono i miti; e i miti greci sono forse i primi contatti con una civiltà, capostipite della nostra cultura, così ricca d’insegnamenti. La similitudini tra miti e fiabe, poi, sono molte: eroi coraggiosi, mostri tremendi, amori, divinità bizzose, tutto nella rassicurante cornice di un tempo lontano. Queste sono- ovviamente- riduzioni, riletture, in cui i miti vengono presentati in maniera semplice, la cui lettura occupa un tempo breve per non perdere l’attenzione dei piccoli, accompagnati da un linguaggio moderno, alla portata di un bambino, e immagini coloratissime. Questa raccolta è edita da Einuadi, per Emme Edizioni, e può essere letta dai 3 anni in poi.

 “Atlante era dubbioso. – Sei sicuro? Guarda che è bello pesante.

-Ma io sono Eracle, l’uomo più forte del mondo. Dài, passa qua.

-E sia. Ma se poi viene giù tutto, con Zeus ci parli tu.

Con mille cautele, il titano trasferì l’intera volta celeste sulle spalle di Eracle.”

Trama

In questo mito intitolato “Eracle contro Atlante” troviamo due personaggi: l’eroe, Eracle, l’uomo più forte del mondo e Atlante, il titano costretto a reggere la volta celeste sulle spalle. I due s’incontrano perché Eracle deve trovare il leggendario Giardino delle Esperidi, sottraendo al drago Ladone le mele d’oro che lì crescono, e il titano si offre di aiutarlo nell’impresa. In questo racconto viene anche sfato il mito dell’uomo tutto muscoli e niente cervello perché, messo alle strette, Eracle riuscirà a compiere la sua missione usando la sua astuzia.

Sarah Rossi, italiana classe dell’80, è scrittrice ed editor di libri per ragazzi; è autrice, per Einaudi, di diverse collane, oltre a quelle dedicate ai miti, come “le guidine”, “i classicini”, “i grandissimi”.

Barbara Bongini, milanese classe del ’72, è illustratrice di libri per bambini e ragazzi, per Einaudi ha aggiunto le sue immagini a lavori firmati da Piumini, Bordiglioni, Roncaglia ed altri grandi scrittori.

Per i più grandi: “Delictum una detective nell’antica Roma”

Un libro ben scritto, accattivante, che ci consegna informazioni e concetti senza il tono noioso di una lezione di storia. Il giallo è ben strutturato, mettendo in luce anche gli interessi e gli intrighi per il potere, con una morte scioccante, quella di un bambino. Troviamo due giovani, coinvolti nelle indagini, divisi dal ceto sociale ma uniti dall’affetto e, straordinario per l’epoca, la protagonista è una ragazza: Tullia. Un buon esempio di giallo storico per ragazzi ma che rivela, agli adulti, concetti tanto veri e semplici come le parole dei bambini (ad esempio il piccolo Cicci che, scioccato per la morte di un suo coetaneo, ne resta turbato spiegando pensasse che solo i grandi si ammazzassero, e che il crimine fosse estraneo al mondo dell’infanzia). Edito da Battello a vapore età di lettura dai 10 anni

“Perché sai, la giustizia è… una ragazza […] È una ragazza che si interessa di tutto e di tutti, cerca sempre la verità e odia la prepotenza, specie contro i più deboli. […] Ma, prima ancora dell’amore, lei pretende rispetto”

Trama

Un uomo bussa alla porta del più grande avvocato di Roma, Cicerone, per un caso delicato: la matrigna- sorella dell’uomo venuto a chiedere aiuto, Lucio Crispo- è accusata di aver avvelenato il figlio, ma ci sono dubbi e incredulità, bisogna indagare. Ma se Cicerone, impegnato in “campagne elettorali” e ricerche del consenso pubblico, sembra esitate sua figlia, Tullia, si mette subito all’opera. Accompagnata dal suo amico, e innamoratissimo, Modesto dimostrerà talento, intelligenza e che non tutte le ragazze sono nate per tessere e filare.

Lia Celi, italiana classe del ’65, è scrittrice, giornalista, autrice televisiva, umorista, blogger e conduttrice televisiva.

Piccole schegge

Il giallo storico, come si può immaginare, si distingue dal giallo classico per l’ambientazione della vicenda nel passato, più o meno remoto. Come per il romanzo storico la difficoltà sta nel decidere quando un libro può essere etichettato come “storico” e quando come solo “romanzo” o “giallo”; il periodo che fa da spartiacque, come nello studio della storia, è il medioevo. Quindi è abbastanza facile posizionare sugli scaffali un libro che abbia Dante, Aristotele o Archimede, come protagonisti ambientati nelle loro epoche- più o meno romanzate- ma non è altrettanto facile per quei libri di ambientazione vittoriana, o “moderne”; ultimamente la linea temporale del romanzo, e del giallo, storico si è dilatata fino ad includere la prima metà del novecento assorbendo, ad esempio, anche i libri ambientati tra le due guerre mondiali.

“L’occhio di vetro” è la rubrica di letteratura di IVG e Genova24, a cura di Ilaria Giorcelli. Ogni settimana un piccolo “sguardo” sul mondo dei libri, con alcuni volumi consigliati per piccoli e grandi. Clicca qui per leggere tutti gli articoli

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.