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Ciclo idrico, Taboga (Assoutenti): “Sca continua con la gestione autonoma: i dirigenti rispettino i criteri imposti dal Garante”

"Che il campanilismo sia una delle nostre caratteristiche è ormai assodato, ma che la cosa assuma anche le sembianze di una corretta gestione non può che impensierirci"

depuratore bastia

Alassio. “Non possiamo che esortare chi ne ha la responsabilità ad agire secondo i criteri che la stessa Autorità Garante (Area) ha disposto e che noi, associazioni dei consumatori, condividiamo e siamo tenuti a rispettare e a far rispettare”. E’ questo l’invito che arriva da Gianluigi Taboga, presidente onorario di Assoutenti.

“Dopo anni di trattative, incontri e scontri, si era arrivati ad ottemperare alla normativa vigente, che prevede l’accorpamento delle società gestrici del servizio acquedottistico e di depurazione in un unico Ente Pubblico, denominato ‘Acque Pubbliche Savonesi’ scpa – ricorda Taboga – Ciò al fine di garantire uniformità del servizio (anche per la depurazione), economicità, omogeneità tariffaria, nonché un unico regolamento ed un’unica carta di qualità a garanzia dei diritti degli utenti, obbligatoriamente concordata con le associazioni dei consumatori”.

“Purtroppo, nonostante i solleciti e le intimazioni da parte delle autorità competenti, non si è pervenuti ad una soluzione condivisa e tutto resta nel cassetto delle buone intenzioni. Frattanto i cittadini in genere, e gli utenti in particolare, sono e restano coloro che finanziano una gestione inidonea a garantire interessi generali e diffusi di primaria importanza. Ci giunge, come fulmine a ciel sereno per voce del massimo dirigente della Sca di Alassio, notizia dell’intenzione di continuare una gestione autonoma, mandando all’aria ogni prospettiva di unica società quale sarebbe la Aps scpa”.

“Che il campanilismo sia una delle nostre caratteristiche è ormai assodato, ma che la cosa assuma anche le sembianze di una corretta gestione non può che impensierirci per le prospettive future. Ogni valutazione di ordine politico o convenienza territoriale ristretta sono secondarie rispetto alla solidarietà, uniformità ed economicità dl un servizio universale come quello acquedottistico integrato”, conclude Taboga.

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