Albenga. “Investire 145 milioni di euro su un ospedale vecchio come il Santa Corona? No, meglio dirottare i soldi pubblici sul Santa Maria di Misericordia che è di nuova concezione e copre un territorio molto vasto spingendosi addirittura alla provincia di Imperia”.
Eraldo Ciangherotti, consigliere comunale e provinciale di Forza Italia, entra a gamba tesa sul piano di investimenti che la Regione ha intenzione di mettere sul piatto e che è stato illustrato dal direttore dell’Asl 2 Marco Damonte Prioli“.
“l programma da 60 milioni di euro come prima tranche per la realizzazione del nuovo Santa Corona e i 145 milioni di euro per l’ammodernamento dell’ospedale? – si domanda Ciangherotti -. Soldi gettati al vento, quella si che sarebbe una follia organizzativa. Meglio spendere le risorse concentrandoci sull’ospedale di Albenga di nuova concezione. Amplicare il Santa Maria di Misericordia sarebbe la via più breve e sicuramente una scelta progettuale oculata piuttosto che sull’ospedale di Pietra dove i reparti non sono neanche ben collegati tra loro». Far funzionare il nosocomio albenganese e magari ampliare i servizi, per il consigliere di Forza Italia, «avrebbe certamente più senso anche per far fronte alle richieste di un territorio molto vasto che abbraccia una parte della Valle Arroscia imperiese dove tra l’altro si parla da tempo di un ospedale unico addirittura ad Arma di Taggia”.
“Immaginate – prosegue il consigliere di minoranza albenganese – un paziente traumatico trasportato da Pieve di Teco all’ospedale unico di Taggia. Per il Santa Corona ci sono aspetti che dovrebbero essere portati a conoscenza dei cittadini. La verità è che la grandezza del Santa Corona era dovuta a grandi professionalità che oggi sono andate via via diminuendo. Oggi si vorrebbero concentrare risorse forse per far contenti quelli rimasti? Per una gestione migliore dei servizi, considerando che ormai la medicina territoriale non è più sufficiente, occorre ripensare a come gestire meglio le risorse anche alla luce dell’emergenza pandemica”.
“Il Santa Maria di Misericordia ha spazi sufficienti per essere migliorato e probabilmente dal punto di vista logistico si risparmierebbe anche tempo per un’ampliamento (altra cosa importante) così come in risorse da investire dando una risposta immediata alla comunità del ponente che da troppo tempo tra l’altro chiede, senza mai aver ottenuto una data certa, non solo la riapertura del Punto di primo intervento, ma l’avvio di un pronto soccorso che possa funzionare 24 ore su 24 con uno staff di medici e infermieri, in modo autonomo, e non collegato ad un unico primario che gestisce anche quello del Santa Corona di Pietra Ligure” conclude Ciangherotti.
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