Che forza!

Buona tavola, teatro, concerti, rievocazioni storiche: un ruggente sabato di eventi in provincia

A Vado Ligure la Sagra della Lumaca e del Bagnun, a Verezzi Anna Mazzamauro riveste i panni della signorina Silvani

Il 24 luglio 1959 all’apertura dell’Esibizione Nazionale Americana al Parco Sokolniki di Mosca il vicepresidente statunitense Richard Milhous Nixon e il presidente del Consiglio dell’Unione Sovietica Nikita Sergeevič Chruščëv tennero uno storico dibattito… in cucina! Proprio la cucina e la gastronomia faranno da apripista a questo ruggente sabato in provincia, costellato di diversificatissimi eventi: non solo la buona tavola ma anche emozionantissimi “sipari” e “chiavi di violino”, “macchine del tempo” magiche ed esperienze “immersive”.

A Vado Ligure la Società di Mutuo Soccorso Fratellanza Segnese organizza la Sagra della Lumaca e del Bagnun. Oltre alle gustose lumache e all’imperdibile bagnun di acciughe il menù comprende anche altre specialità gastronomiche locali: ravioli, trofie, buridda di seppie e così via. Sono disponibili posti al coperto e all’esterno ed è obbligatorio prenotarsi.

Al Festival Teatrale di Borgio Verezzi andrà in scena una delle storie d’amore più note della nostra cultura popolare: quella tra il ragionier Ugo Fantozzi e la signorina Silvani. Anna Mazzamauro torna infatti con lo spettacolo in prima nazionale e da lei stessa scritto e diretto “Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi”. Accompagnata dalla chitarra e dal pianoforte di Sasà Calabrese, racconterà Paolo Villaggio e ne mostrerà il personaggio più famoso. Inoltre ripercorrerà il suo impatto con il cinema e vent’anni di vita professionale a puntate: vent’anni in cui è stata la signorina Silvani.

Alla Diga di Osiglia Le Muse si esibiranno nel concerto “Acquaforte – La diga sonora””, il primo mai realizzato in un contesto simile. Protagonista sarà un ensemble tutto al femminile, composto da 19 elementi e schierato su una balconata. Accompagnate dalla voce di Angelica De Paoli e dirette dal maestro Andrea Albertini, le musiciste renderanno sonora la diga sulle note del loro “Omaggio a Morricone. Musiche da Oscar” e propagheranno idealmente il suono oltre la valle e sul lago artificiale. Il libretto di sala sarà impreziosito da un’opera, un’acquaforte, per l’appunto, dell’artista Enrico Tealdi.

Albenga torna indietro nel tempo grazie alle “Notti nel Medioevo”, edizione speciale del Palio Storico. Sarà un fine settimana di atmosfere antiche, animazioni itineranti, spettacoli di giocolieri, musici e mangiafuoco, armigeri, danze, combattimenti in armi, la rappresentazione del mercato storico delle Nundinae e l’atteso Palio dei Bambini con giochi e allestimenti ad hoc presso l’accampamento degli Ospitalieri, dove famiglie e bambini potranno godere di uno spazio a loro interamente dedicato. Immancabile l’appuntamento con il Gran Banchetto Medievale, una vera cena con un menù dedicato, in cui si potrà rivivere l’atmosfera di corte, e decine di spettacoli unici che accompagneranno la serata.

A Finale Ligure ritorna “Il castello dei destini isolati”, il nuovo spettacolo itinerante dell’associazione Baba Jaga che conduce il pubblico tra le stanze, i cortili e le terrazze dello splendido seicentesco Forte San Giovanni. A ritmo di charleston e tra piume e paillettes i partecipanti sono trasportati nei ruggenti anni ’20 del secolo scorso e si svela la storia di una scalcagnata compagnia teatrale con i suoi maldestri tentativi di riallestire uno spettacolo. Cinque personaggi metteranno in scena altrettanti paradossali ritratti di ciò che è stato il loro isolamento da “artisti dimenticati”, catapultando il pubblico in un gioco di specchi in cui ci si riconosce, si ride, si gioca e si riflette insieme.

Su un maxischermo all’aperto a Cairo Montenotte sarà proiettato il film documentario “Fantasmi a Ferrania”, che racconta cos’è stata la fabbrica per il territorio ed è il tentativo di rappresentare un processo, quello industriale, che in Val Bormida ha creato numerose realtà, prima affiancando e poi sostituendo l’agricoltura e garantendo lavoro e benessere ma a costi altissimi per l’ambiente e la salute dei suoi abitanti. Fatalmente con la chiusura della maggior parte degli impianti della vallata si è generato un enorme vuoto che oggi pervade il territorio. Il film è un’esplorazione soprattutto attraverso i volti di tre reduci di questa esperienza, che in Ferrania hanno passato vent’anni di vita.

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