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Assestamento di bilancio in Regione, Pd: “Sanità ferma al palo”. M5s: “Sperpero con consulenze e partecipate”

Durante il Consiglio regionale presentati 18 emendamenti e 20 ordini del giorno

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Liguria. Il consigliere regionale Enrico Ioculano a presentare la relazione del Partito democratico-Articolo1 in Regione in merito all’assestamento del Bilancio di previsione 2021-2023.

“Il pareggio di bilancio raggiunto dal presidente Toti è soltanto congiunturale, e quindi transitorio, ed è stato raggiunto esclusivamente per il verificarsi di due cause: da un lato l’incremento delle entrate dovuto all’aumento straordinario del fondo sanitario corrente e ai maggiori finanziamenti una tantum per fare fronte all’epidemia di Covid-19 e dall’altro alla riduzione dei costi imputabile alla contrazione delle prestazioni erogate per le patologie diverse da quelle legate all’epidemia. Esami e prestazioni sanitarie non legate al Covid, infatti, sono di fatto bloccate: chi vuole prenotare una visita non riesce a fissare un appuntamento e questo costringe le persone a rivolgersi al privato”, è la premessa.

“Da qui supponiamo che anche nel 2021 l’amministrazione regionale otterrà il pareggio di bilancio ma sempre grazie allo stesso picco di entrate del 20-21 e al calo dei costi. Ma il problema dell’equilibrio del sistema resta e resterà: è solo ribaltato sui futuri esercizi. Il presidente Toti meglio di tutti quanti noi è a conoscenza del fatto che l’andamento annuo della crescita dei trasferimenti da parte dello Stato sarà a partire dal 2022-2023 la metà della media rispetto a quella già bassa del decennio 2010 – 2019. Altroché pareggio strutturale, si dovrà fare i conti con un sentiero particolarmente stretto, con tassi nominali dello 0.5-0.7% che implicano un tasso reale negativo”.

“Invece di crogiolarsi su un pareggio di bilancio momentaneo, il presidente della Regione ci dovrebbe dire cosa intende fare per mettere in equilibrio, e quindi in sicurezza, il sistema a partire dai prossimi anni quando, venendo meno gli effetti del Covid sugli spostamenti della popolazione, la mobilità riprenderà a correre e anche oltre i ritmi di crescita mostrati negli ultimi cinque anni, anche grazie a quei bisogni arretrati la cui mancata soddisfazione è forse la causa primaria e più diretta del pareggio conclamato”.

“Quindi, nei prossimi mesi, Toti ci illustri gli investimenti grazie ai quali farà in modo di rendere il sistema più produttivo a parità di risorse senza tagli alle prestazioni e senza costringere il cittadino a doversi rivolgere al privato per curarsi”.

Durante la seduta di consiglio regionale in cui è stato discusso l’assestamento, il Partito Democratico-Articolo1 ha depositato 18 emendamenti e 20 ordini del giorno volti a integrare e correggere l’impostazione dell’Assestamento di bilancio di previsione e le iniziative collegate, di seguito i principali emendamenti:
– Un milione di euro a sostegno dei circoli culturali, ricreativi e sociali
– La richiesta di un maggiore sostegno ai circoli culturali, ricreativi e sociali che rappresentano un presidio fondamentale per il territorio per i quali è stato chiesto uno stanziamento di 1milione di euro, sia per un sostegno straordinario sia per progetti legati alla socialità, a titolo di ristoro dei danni economici conseguenti alla chiusura delle attività durante la pandemia di Covid-19, e scongiurarne così la chiusura.
– Risorse in più per il settore della cultura e dello spettacolo dal vivo.
– Più risorse a sostegno del settore cultura e spettacolo dal vivo, aumentando di 400 mila euro i fondi destinati al settore, da prendere dalle risorse stanziate per la comunicazione e la promozione sociale, per aiutare un settore fortemente colpito dalle chiusure e restrizioni dovute alla pandemia.
– Un milione di euro per istruzione e diretto allo studio.
– Un milione di euro in più da inserire nel capitolo destinato a “Istruzione e diritto allo studio” e “Altri ordini di istruzione non universitaria” per contribuire a garantire lo svolgimento in presenza del prossimo anno scolastico per tutti gli alunni e studenti delle scuole di ogni ordine e grado del territorio ligure attraverso l’adozione di misure per contrastare la diffusione del virus Covid-19.
– Screening nelle scuole per lo svolgimento delle lezioni in presenza.
– Tamponi e test salivari per garantire il diritto alla studio e lo svolgimento delle lezioni in presenza per il prossimo anno scolastico. Per effettuare lo screening è stato proposto di inserire un capitolo di spesa pari a 900mila euro al fine organizzare il monitoraggio della popolazione scolastica rispetto alla insorgenza di casi di positività al virus Covid-19 con attività di screening tampone o anche con test salivari.
– 30mila euro per sostenere le donne donne vittime di violenza. L’emendamento intende offrire un aiuto economico, accrescendo di 30 mila euro le spese destinate alle politiche sociali e alle famiglie, alle donne vittime di violenza o maltrattamenti che devono sostenere spese legali in sede giudiziaria o nella fase che ne precede l’avvio per il riconoscimento e l’affermazione dei loro diritti e delle loro facoltà. L’obiettivo è quello di rafforzare la capacità delle donne che hanno subito violenza o maltrattamenti di far valere i loro diritti e le loro facoltà nei procedimenti giudiziari in cui risultano parte lesa e agevolare il percorso risarcitorio.
– 400mila euro per la pulizia degli alvei dei fiumi.
– Un milione di euro come fondo di progettazione per i piccoli comuni e enti parco. Per i piccoli comuni, con una popolazione di 5mila abitanti, e gli enti parco, spesso in difficoltà economiche, i costi di progettazione di opere che avrebbero tutti i requisiti per accedere a fondi statali europei o regionali, non sono talvolta sostenibili. Le risorse che si chiede di stanziare, un milione di euro, risulterebbero, insieme al fondo di progettazione previsto dal Governo con la Manovra 2020, un ulteriore contributo per la concreta realizzazione di interventi fra cui, a titolo di esempio, strade, ponti, viadotti, messa in sicurezza del territorio, efficientamento energetico di edifici e sicurezza nelle scuole.

“Il pareggio di bilancio 2020 è determinato dall’’incremento “straordinario” delle entrate erogate dallo Stato per fare fronte all’epidemia e la riduzione dei costi dovuta al crollo delle prestazioni erogate sulle patologie non-covid – aggiunge il consigliere Roberto Arboscello -. Non solo quindi il pareggio di bilancio 2020 non rappresenta un successo per la nostra Regione, ma certifica il fallimento della gestione in Sanità del centrodestra”.

“Come ho sottolineato nel mio intervento, non solo in Liguria non è stata fatta alcuna azione programmatoria strutturale affinché si raggiungesse l’equilibrio finanziario, ma non si è nemmeno investito in sanità territoriale, con nuovi servizi e assunzione di personale. Anzi, abbiamo assistito alla chiusura di diversi Punti di Primo Intervento e presidi sanitari”.

“La preoccupazione legittima è: quando i trasferimenti nazionali torneranno a essere quelli pre-covid, anzi quando saranno inferiori come prospettato, cosa farà la Giunta? Taglierà ulteriori servizi o tornerà a creare un buco enorme in sanità?”.

“Da parte mia come componente della Commissione Sanità e di tutti i consiglieri del Partito Democratico e dell’opposizione, abbiamo depositato oggi una serie di emendamenti per cercare di correggere l’impostazione dell’assestamento di bilancio. Speriamo vengano ascoltati, per il bene dei liguri e della loro salute” conclude.

“La pronuncia della Corte dei Conti, ente a sé e certamente non politicizzato, continua a mettere in evidenza diverse criticità che anche noi come Gruppo abbiamo più volte affrontato nella passata legislatura. Prendiamo ad esempio la famosa operazione di cartolarizzazione immobiliare che riguarda Arte: secondo la magistratura, con la delibera di giunta regionale 634 del 2020 adottata a seguito del deposito della decisione di parifica relativa all’esercizio del 2019, Regione ha eluso l’obbligo del divieto di indebitamento per finanziare spese correnti e ha reiteratamente violato il principio di trasparenza sui bilanci pubblici. Il bilancio, come ricorda anche la Corte, è un bene pubblico funzionale a sintetizzare e rendere certe le scelte dell’Ente sia in ordine all’acquisizione delle entrate, sia all’individuazione degli interventi attuativi delle politiche pubbliche” dichiarano il capogruppo regionale Fabio Tosi e il consigliere del M5S Paolo Ugolini nella relazione di minoranza letta oggi in Consiglio regionale. I pentastellati poi sottolineano: “Nella sua pronuncia, la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ha nuovamente bacchettato la Regione Liguria: in estrema sintesi, non è cambiato nulla rispetto al passato”.

“Entrando nel dettaglio, l’esercizio 2020 ancora una volta mette il dito nella piaga della Sanità – continuano -: poco attrattiva, presenta costantemente saldi negativi per quanto concerne la mobilità. Tradotto: i pazienti liguri si fanno curare altrove, con dispendio notevole di denari. E sono oltre 51 milioni di euro! Sono anni che denunciamo la fuga di pazienti verso altre regioni! La Procura ha dunque confermato quanto già espresso nelle precedenti requisitorie: il sistema sanitario ligure presenta costanti risultati economici negativi nonostante la Giunta abbia approvato un piano di efficientamento del servizio sanitario che dovrebbe garantire il pareggio nel 2022”.

“Di questo piano di efficientamento e dall’esame della documentazione che abbiamo potuto consultare – continuano – non si conoscono né gli obiettivi, né la loro quantificazione, né l’analisi degli scostamenti né l’impatto sulla erogazione del servizio. D’altro canto, sarebbe davvero poco auspicabile che il pareggio venisse raggiunto abbassando ulteriormente la qualità delle prestazioni, già di per sé non ottimali. Dalla lettura complessiva di tutti gli elementi a disposizione non si intravvede un’inversione di tendenza, sia per quanto concerne l’organizzazione del servizio – dove ancora, ad esempio, non si comprendono i reali benefici dell’istituzione di A.Li.Sa – sia per quanto concerne gli investimenti”.

“La magistratura ha poi messo sotto la lente sia il progetto del nuovo ospedale Galliera, sia quello del Felettino, l’eterna incompiuta della Regione Liguria. In particolare, preoccupa in merito a quest’ultimo progetto la mole considerevole di risorse pubbliche che verrebbe destinata alla costruzione del nosocomio spezzino”.

“Altro capitolo: le consulenze esterne. Le spese della società Liguria Ricerche sono state giudicate eccessive. Ombre poi sulle partecipazioni regionali: il procuratore ha evidenziato “il consistente disallineamento tra i debiti del bilancio di Filse per 275 milioni e l’importo degli attivi, che al 31 dicembre 2020 è di circa 4,6 milioni”, e contestualmente sottolineato che dovrebbe essere posta maggior attenzione alla modalità di spesa del denaro affidato a Filse, così come alla verifica delle risorse e del loro utilizzo. Morale: suggerita maggiore trasparenza nella gestione dei fondi”.

“L’esercizio 2020 è fallimentare, benché oggi in Aula la maggioranza abbia snocciolato cifre e si sia data pacche sulle spalle. La realtà purtroppo è un’altra: senza un bilancio positivo della Sanità, che rappresenta l’80% della spesa ed è il primo e più importante servizio da erogare ai cittadini, l’esercizio non può essere considerato “sostanzialmente” equilibrato, ma solo innegabilmente fallimentare”, concludono Tosi e Ugolini.

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