L'altra festa

Argentina campione in Copa América: la gioia dei “savonesi” Grabinski, Soldano, Leveau, Mendez e Siracusa

I cinque argentini noti nel calcio dilettantistico ligure raccontano come hanno vissuto il successo di Messi e compagni

argentini d'italia

L’Argentina ha vinto la Copa América dopo 28 anni superando con il goal di Di Maria il Brasile in casa dei verdeoro. Un’apoteosi albiceleste alla quale avranno guardato con simpatia numerosi addetti ai lavori del calcio locale che negli ultimi anni hanno condiviso gioie e dolori sportivi con alcuni argentini trapiantati in terra savonese. Per loro, un weekend impossibile da dimenticare anche per la vittoria dell’Italia contro gli inglesi, nemici storici degli argentini.

Sergio Soldano, responsabile tecnico del settore giovanile della Cairese, ha visto la partita in un albergo di Fossano, dove sta lavorando a uno dei numerosi camp estivi dedicati ai ragazzi. “Sono contento perché ho visto un’Argentina giocare da Argentina – afferma – con la cattiveria giusta che ci vuole per giocare contro i brasiliani. Mi ha colpito tanto vedere maggiore tecnica nell’Argentina rispetto al Brasile. Merito del grande lavoro che sta portando avanti Menotti. Sono felicissimo per Messi, che si merita questo trofeo visto che tra l’altro ha perso già sei finali con l’albiceleste. Per me battere brasiliani e battere gli inglesi è una goduria doppia. Ho avuto modo di sentire alcuni campioni del mondo del 1986 e ho riscontrato in loro una grandissima gioia”.

César Grabinski, oggi direttore sportivo dell’FC Messina e in passato attaccante di peso di numerose squadre della provincia, ha abbinato al successo argentino quello della sua attuale squadra, vincitrice dei play off di Serie D. Anche l’ex Savona e Vado ha un pensiero per Messi: “La sensazione è stata bellissima, sono felicissimo per Messi, che non considero neanche più argentino: è un giocatore del calcio, di tutto il mondo. Un esempio positivo seguito da tutti i giovani e penso che tutto il mondo si aspettasse che sollevasse lui quella coppa”.

L’attaccante Luciano Mendez, che ha fatto le fortune della Veloce e della Cairese, si è goduto la notte di passione guardando partita e festeggiamenti (match giocato alle due del mattino, ora italiana). “Siamo felici – racconta – perché siamo stati tanti anni senza vincere anche se l’Argentina ha sempre avuto giocatori forti. Questa nazionale era forse meno attrezzata di altre, ma la forza del gruppo ha fatto la differenza. Nessuno si è risparmiato, si vedeva che tutti volevano aiutare Messi a vincere anche con la nazionale. Vederlo esultare dopo tante critiche è stato bellissimo. Da come ha festeggiato, risulta chiaro come questo successo abbia per lui un significato particolare”.

Pablo Mariano Siracusa (nella foto) ha giocato in Liguria con le maglie di Albenga, Borghetto, Villanovese, Bastia, Calizzano e Città di Finale ed ha giocato nella nazionale argentina di beach soccer come Mendez, Grabinski e Leveau. “Un’emozione unica – esclama – anche perché da quel 1993 abbiamo solo sofferto. Una notte magica, non sono neanche andato a dormire per la tensione, visto anche l’avversario. Tante cose erano in palio. Faccio fin fatica a esprimere la mia contentezza. Mi son goduto anche la vittoria dell’Italia, perché ho vissuto la metà dei miei anni qui”.

“Una lunga notte, abbiamo festeggiato tantissimo”, commenta con la voce resa roca dai festeggiamenti la vecchia conoscenza di Laigueglia, Baia Alassio, Calizzano, Borghetto, Città di Finale e Borgio Verezzi Gaston Leveau (nella foto). “Sono un fan di Messi – prosegue – quindi sono felice. Qui in Argentina tutta la gente ha festeggiato dimenticando dei problemi della pandemia. Una gioia immensa per tutti, anche tenuto conto del periodo che abbiamo attraversato. Vincere al Maracanà contro il Brasile è un qualcosa di incredibile. I giocatori hanno dato tutto, lo stesso Messi ha fatto delle scivolate in ripiegamento difensivo”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.