Contrasto

Antimafia, Centi incontra Nando Dalla Chiesa: “Presto una legge regionale per la gestione e l’assegnazione dei beni confiscati alle mafie”

"E per creare un Osservatorio sulla criminalità organizzata in Liguria"

Centi e Dalla Chiesa

Regione. Questa mattina Roberto Centi, presidente della sesta commissione antimafia, ha incontrato Nando Dalla Chiesa e gli studenti dell’”Università Itinerante”, organizzata dal docente di sociologia della criminalità organizzata presso l’ateneo di Milano.

La scuola nei mesi estivi si sposta nelle principali città italiane e a Genova nei giorni scorsi ha incontrato magistrati e uomini politici; Centi nella Sala Conferenze dell’Ostello Bello, a Genova, in via Balbi, ha illustrato a dalla Chiesa e alla giovane platea le iniziative assunte dalla Commissione, che è stata istituita in questa XI Legislatura: “Questo incontro è stato per me – dichiara il presidente – una preziosa occasione per incontrare un uomo che, sia per le vicende personali sia per l’impegno civile, rappresenta un punto di riferimento in tutto il Paese per il contrasto alle mafie e per aggiornare studenti, giovani ricercatori e laureandi sull’attività della Commissione e sulla presenza della criminalità organizzata in Liguria. Si è sviluppato un dibattito molto interessante e stimolante sia con il professor Dalla Chiesa che con i ragazzi”.

Dopo avere raccontato le testimonianze e illustrato i dati raccolti in questi mesi dalla VI Commissione fra i rappresentanti delle categorie economiche, delle associazioni e delle Istituzioni sulle infiltrazioni, soprattutto della ‘Ndrangheta, nel tessuto economico ligure, Centi ha anticipato una nuova iniziativa: “A settembre presenterò ai colleghi della sesta commissione una proposta di legge affinché la Regione cooperi per agevolare la gestione e l’assegnazione dei beni confiscati alle mafie e affinché sia costituito un Osservatorio per monitorare la presenza di organizzazioni criminali nel nostro territorio. Ora più che mai, dopo che la pandemia ha accelerato il fenomeno dell’usura e mentre il sistema dei subappalti favorisce lo sfruttamento e il caporalato, è importante – conclude – accrescere l’attenzione delle istituzioni e l’impegno civile di ognuno di noi per contrastare la violenza e il malaffare”.

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