Tutti contro

Vaccarezza ricorda Almirante, le reazioni: “Offende ogni democratico e chi ha lottato ed è morto per liberare l’Italia dal Fascismo”

Vaccarezza gli aveva attribuito "valori di etica, coerenza, lealtà e determinazione che sono imprescindibili dalla sua figura e rappresentano la mia formazione ed il mio percorso"

vaccarezza almirante

Provincia. Ha scatenato una ridda di reazioni (molte delle quali tutt’altro che solidali) la scelta del capogruppo di Cambiamo in consiglio regionale, Angelo Vaccarezza, di “commemorare” il compleanno di Giorgio Almirante.

In una nota diffusa ieri, Vaccarezza definiva il fondatore dell’Msi “espressione di una generazione di leader di partito che, pur avendo ideologie profondamente diverse, ha saputo confrontarsi mantenendo reciproco rispetto, a dimostrazione di un superiore senso dello ‘Stato’ che ancora oggi ne rappresenta un esempio. Valori di etica, coerenza, lealtà e determinazione che sono imprescindibili dalla sua figura e rappresentano la mia formazione ed il mio percorso”.

Un giudizio che, come detto, ha fatto storcere il naso a molti. Come all’esponente di Europa Verde Liguria Danilo Bruno, che afferma: “Il panegirico pubblicato dal capogruppo di ‘Cambiamo con Toti’ in consiglio regionale a difesa di Almirante dice tante cose sulla natura autoritaria e ambigua di questa formazione politica. Se fino a ieri noi di Europa Verde Liguria ci consideravamo all’antitesi politica di questa destra ora ne vogliamo denunciare la natura ambigua poiché non è possibile fare ‘suonate di violino’ a favore di un noto esponente dell’antifascismo come Pertini, fatte dalla triade Toti, Schirru e Vaccarezza per poi passare al sostegno della memoria di un fascista dichiarato e soprattutto firmatario di bandi di cattura di giovani, che non si schieravano con la dittatura nazifascista come Almirante”.

“Noi diciamo senza esitazioni che tra noi e costoro ci stanno la Lotta di Liberazione, l’antifascismo e la nascita della Costituzione Repubblicana oltre al valore storico, sociale e simbolico del 25 aprile, che portò l’Italia alla democrazia. Noi diciamo senza esitazioni che tra noi e costoro ci sta l’Europa unita e federata oltre all’insurrezione popolare, che discese pure dall’insegnamento mazziniano (non per niente la Giovine Italia fu ideata a Savona), fatta da giovani, che mai avevano conosciuto la libertà durante il fascismo. A questo punto una domanda: dottor Schirru, ma ha considerato di quali alleati si sta circondando?”.

Da Anpi Genova affermano: “Sarebbe consolante pensare che si tratti di un abbaglio estivo: ma la nota, diffusa oggi da Angelo Vaccarezza, capogruppo di Cambiamo all’assemblea regionale ligure, gruppo fondato dal presidente della giunta Giovanni Toti, purtroppo fa pensare ad altro. Sui social e con un comunicato stampa, infatti, Vaccarezza ricorda la nascita di Giorgio Almirante, leader del Movimento Sociale Italiano e figura di riferimento della destra estrema italiana, definito dall’esponente politico ligure un uomo con ‘Valori di etica, coerenza, lealtà e determinazione che sono imprescindibili dalla sua figura e rappresentano la mia formazione ed il mio percorso’. Vaccarezza sottolinea la sua capacità di confrontarsi con leader di partito di idea diversa: ma non si può limitare a quei confronti, peraltro tardivi, la storia di Almirante, e non si tratta di ‘senso dello Stato’. Perché manca tutto il resto: il ruolo svolto durante il fascismo, nella rivista ‘La difesa della Razza’ e non solo, e nella Rsi, dove, da capo di gabinetto del ministero della Propaganda, firmò un manifesto distribuito nella provincia di Grosseto in cui veniva intimato agli sbandati dell’esercito italiano dopo l’8 settembre di arrendersi e consegnare le armi alle milizie fasciste o all’esercito tedesco, pena la fucilazione.”

“Una vicenda che, dopo numerosi processi e indagini, venne confermata – precisa la nota dell’Anpi – e va ricordato che lui, parlamentare dal 1948, non rinnegò mai il suo passato fascista, anzi si disse spesso dubbioso sulla democrazia e non mancò di esprimere la sua approvazione verso il regime greco dei colonnelli o quello cileno di Pinochet. Proprio nei giorni in cui Genova ricorderà il 30 giugno 1960, con la grande mobilitazione di 61 anni fa contro lo svolgimento nella città medaglia d’oro della Resistenza del congresso del Msi – di cui Almirante sarebbe stato uno dei protagonisti – le parole di Vaccarezza sconcertano e disturbano: tanto più che, se lui come consigliere regionale e prima ancora gli stessi ex fascisti eletti in parlamento e nelle assemblee elettive possono dire la loro, è solo grazie a quella Costituzione nata dalla lotta di Liberazione che vedeva, e questo non è discutibile, i futuri missini sul fronte opposto. Ci chiediamo se il presidente Toti, di cui conosciamo il rispetto delle regole democratiche, non abbia nulla da dire in proposito – conclude la nota – da parte nostra, non abbiamo dubbi: il 30 giugno, allora come oggi, saremo in piazza. Perché la Resistenza continua”.

Le segreterie di Spi-Cgil della Liguria e dell’area metropolitana genovese aggiungono: “La nota diffusa dal consigliere regionale Angelo Vaccarezza, con la quale viene ricordata ed esaltata la figura di Giorgio Almirante non può passare sotto silenzio nè essere attribuita ad un ‘brutto colpo di sole’. Si tratta di uno schiaffo a tutti i democratici e offende quei valori che hanno fatto di Genova una città simbolo dell’antifascismo: Genova ‘Medaglia d’oro della Resistenza’. Lo Spi ligure e genovese si unisce al tempestivo comunicato con il quale l’Anpi ha efficacemente risposto a questa provocazione. Lo Spi esprime sdegno per una ricostruzione che tradisce la realtà; una ricostruzione di comodo ed edulcorata di un personaggio che ha concorso a scrivere le pagine più buie della storia del nostro Paese”.

“Giorgio Almirante era un fascista sino al midollo e sino in fondo; protagonista e non figurante delle peggiori azioni della Rsi. Giorgio Almirante non rinnegò mai il suo essere esponente del regime Fascista e complice del Nazismo; mai nessun ripensamento. Questa impropria esaltazione avviene a pochi giorni dalle iniziative in ricordo della mobilitazione dei genovesi il 30 giugno 1960 contro il tentativo del governo Tambroni determinato a fare svolgere a Genova ‘Medaglia doro della Resistenza’ il congresso del Movimento Sociale Italiano”.

“Oggi la ricostruzione di comodo operata da Vaccarezza offende ogni democratico e quanti hanno lottato e sono morti per liberare l’Italia dal Fascismo e da personaggi quali Almirante. Le parole di Vaccarezza dovrebbero creare imbarazzo anche al presidente Toti. Dubitiamo del fatto che il presidente della Regione Liguria voglia prendere le distanze dal proprio capogruppo. Vedremo. L’unica cosa di cui siamo certi è che il 30 giugno noi parteciperemo come sempre al corteo che sfilerà a Genova a partire dalle 16.30 in piazza della Vittoria, noi con il nostro orgoglio”.

La Cgil di Genova aggiunge: “Angelo Vaccarezza capogruppo di Cambiamo in Regione, ha perso una occasione per stare zitto. Ieri, 27 giugno, in occasione della nascita di Giorgio Almirante leader del Movimento Sociale Italiano ha reso pubblica una nota nella quale sottolinea come parte della sua formazione personale derivi proprio dalla figura di Almirante e dai “Valori di etica, coerenza, lealtà e determinazione’ che quest’ultimo, secondo Vaccarezza, ha incarnato. Ricordiamo a Vaccarezza che Almirante era un fascista e che il fascismo, ad esempio, ha permesso nel 1944 proprio qui a Genova, la deportazione di 1.500 operai dalle fabbriche del ponente. Questo era il fascismo”.

“La Camera del Lavoro di Genova respinge ogni tentativo di riscrivere la storia ed invita tutta la città a partecipare alla manifestazione che si terrà mercoledì 30 giugno alle ore 16,30 in piazza della Vittoria. In quella giornata si ricorderanno i fatti del giugno 1960 quando furono Camera del Lavoro e Anpi in prima fila ad impedire che, a soli 15 anni dalla guerra, il Movimento sociale Italiano svolgesse il proprio congresso in città. Sono passati 61 anni, ma non le convinzioni antifasciste che mossero quella rivolta”.

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