Mobilità

Tratta ferroviaria San Lorenzo-Andora trasformata in ciclabile, ambientalisti: “Al suo posto necessario trasporto pubblico efficiente”

"E' un equivoco pensare che la mobilità ciclistica equivalga alla mobilità sostenibile se non è inclusa all’interno di un modello complessivo di mobilità"

La nuova pista ciclabile di Andora

Andora. “Sono stati stanziati 25 milioni di euro da parte della Regione Liguria per interventi connessi alla ciclovia tirrenica, tra cui anche il reimpiego della tratta ferroviaria dismessa San Lorenzo-Andora come percorso ciclo-pedonale. Invitiamo le istituzioni liguri a riflettere sui dati”.

A dirlo sono WWF italia-Liguria, il Comitato per la salvaguardia del territorio e Fridays For future. “A oltre 4 anni dall’attivazione della tratta a monte tra San Lorenzo ed Andora, con la dismissione del percorso ferroviario storico, nulla o quasi è stato fatto per porre rimedio ai danni provocati dallo spostamento dell’infrastruttura ferroviaria e all’isolamento in cui si sono trovate le località un tempo servite dalla ferrovia, di cui una conseguenza è il diritto negato alla mobilità dei cittadini, in primo luogo quelli più deboli, come gli studenti e gli anziani” affermano dai gruppi.

“La sede dismessa della ferrovia tra San Lorenzo ed Andora va reimpiegata per realizzare un’infrastruttura di trasporto pubblico in sede propria, come un sistema tranviario veloce, che possa almeno in parte dare una risposta sostenibile alla domanda di mobilità – aggiungono -. Ricordiamo ancora una volta che non si può fare mobilità sostenibile senza un trasporto pubblico efficiente, ed è un equivoco il pensare che la mobilità ciclistica equivalga alla mobilità sostenibile se non è inclusa all’interno di un modello complessivo di mobilità, che veda nel trasporto pubblico (oltre che nella mobilità pedonale) il suo cardine”.

“E’ evidente che siamo di fronte quantomeno ad un’incoerenza da parte della Regione, che da un lato finanzierebbe interventi definiti di ‘mobilità sostenibile’ come quello della ciclovia tirrenica (che appare però essere per quanto riguarda la Liguria un progetto da ripensare significativamente), dall’altro finanzia un intervento come quello del Comune di Diano Marina con la realizzazione di numerosi parcheggi sull’ex sedime, intervento che è quindi potenzialmente incentivante per una mobilità insostenibile” proseguono.

“Che le risorse pubbliche della Regione siano invece utilizzate per programmare e finanziare interventi coerentemente a favore della mobilità sostenibile, in primo luogo verso il trasporto pubblico incrementandone l’offerta di servizio (con più corse sia ferroviarie che di trasporto locale) e, ovviamente, archiviando definitivamente il progetto di spostamento a monte della ferrovia tra Andora e Finale Ligure” concludono.

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