Bis del Settebello che batte il Montenegro per 15-9 (parziali 3-1, 5-3, 3-3, 4-2) nel secondo test match giocato in 48 ore al centro federale Frecciarossa di Ostia. Ottime indicazioni per i campioni del mondo a quattro giorni dal debutto nella Superfinal di World League, in programma a Tblisi, in Georgia, dal 26 giugno al primo luglio con l’obiettivo di vincere l’unico oro che manca nel palmares della pallanuoto italiana (girone A con Grecia, Francia, Kazakistan e Italia; girone B con Montenegro, Stati Uniti, Giappone e Georgia).
Gioco veloce, pressing profondo, buone combinazioni e un rendimento che il Ct Sandro Campagna valuta in crescita, in linea col programma di avvicinamento alle Olimpiadi per il debutto contro il Sudafrica il 25 luglio.
Cronaca. Marcature aperte dal mancino Damonte lanciato in tre contro due; Luongo allunga sul 2-0 sfruttando la seconda superiorità numerica con un preciso fendente nell’angolino alla sinistra di Tesanovic, poi una veloce combinazione in verticale porta Banicevic a trasformare il primo uomo in più dopo due muri della difesa azzurra. Il Settebello non segna nella terza occasione di extraman, ma sul prosieguo dell’azione Dolce chiude a rimbalzo nell’angolo corto il 3-1 a fil di sirena.
In apertura di secondo parziale l’Italia si fa sorprendere in velocità dagli slavi, che segnano con Matkovic il 3-2; però risponde subito Bodegas che si stacca ai due metri e schiaccia in porta un assist al bacio di Fondelli (4-2). Si torna ai gol in superiorità con Mrsic (4-3) e Damonte (5-3), poi Petkovic conquista un rigore su fallo di Presciutti che il mancino Ukropina realizza per il nuovo -1 (5-4), ma gli azzurri controllano bene il match e volano sull’8-4 con Luongo, servito dentro da Fondelli, Napolitano che elude l’intervento di Radovic al centro e gratifica l’assist di Presciutti che poi torna al gol in superiorità numerica.
Il terzo tempo sembra un’esercitazione con l’uomo in più. Aprono le realizzazioni di Bodegas (9-4), che smanaccia in rete l’assist di Luongo, e Draskovic, che risponde incuneandosi nel cuore della difesa azzurra (9-5). Poi Mrsic approfitta di un’incomprensione su un possesso e in controfuga realizza il 9-6 superando Nicosia subentrato a Del Lungo. Si ricomincia con Fondelli che trasforma il 10-6, prima di una doppia inferiorità salvata dagli azzurri che non riescono a fermare anche la conclusione di Matkovic (10-7) ripresa subito da Napolitano, che si gira a 180 gradi per l’11-7.
L’ultimo tempo si apre proseguendo il precedendo con Spaic che realizza in superiorità (11-8) ripreso da Cannella (12-8). Dolce torna a segnare in parità su assist di Luongo con un bel tocco dal centro (13-8), ma Mrsic (13-9) riduce lo svantaggio in superiorità superando il neo entrato De Michelis. Poi Bodegas e Alesiani concludono griffando il festival dell’uomo in più fissando il risultato sul 15-9 nonché massimo vantaggio.
Il commento del commissario tecnico Campagna: “E’ stata una partita importante soprattutto dal punto di vista fisico. A un certo punto c’era una lotta a chi pressasse di più. Il risultato è relativamente importante, ma ci conforta in vista del prosieguo della preparazione. Ogni partita è straimportante per acquisire esperienza.Tra due giorni partiamo per la finale di World League. Ci aspettano sei partite in altrettanti giorni. Nel nostro girone la Francia ha preso il posto dell’Argentina aumentando il livello qualitativo”.
Il tabellino:
Italia-Montenegro 15-9
Italia: Del Lungo, Di Fulvio, Luongo 2, Cannella 1, Fondelli 1, Alesiani 1, N. Presciutti 1, Damonte 2, Figari, Bodegas 3, De Michelis, Dolce 2, Nicosia, Napolitano 2, Bruni. All. Campagna.
Montenegro: Kandic, Brguljan, Perkovic, Petkovic, Cuckovic, Obradovic, Vidovic, Ukropina 1 (rig.), Radovic, Spaic 1, Draskovic 1, Banicevic 1, Tesanovic, Matkovic 2, Mrsic 3. All. Gojkovic.
Arbitri: Gomez e Paoletti
Note. Parziali 3-1, 5-3, 3-3, 4-2. Superiorità numeriche: Italia 8/14, Montenegro 6/13 + un rigore. Usciti per limite di falli N. Presciutti (I) a 4’30 del quarto tempo, Banicevic (M) a 6’30 del quarto tempo. In tribuna il presidente Paolo Barelli e il vicepresidente del Coni Silvia Salis.